Annunciato durante l’evento Google I/O 2023, il debutto della rete Find My Device (Trova il Mio Dispositivo) è stato fatto slittare lo scorso luglio per evitare problemi di privacy legati alla mancata implementazione da parte di Apple di un sistema di protezione su iOS in grado di garantire una protezione universale dai tentativi di localizzazione non desiderati.
UNA NUOVA ICONA
Come parte dell’aggiornamento alla versione 3.0, disponibile sul Play Store, è intanto arrivata una nuova icona (immagine d’apertura) che preannuncerebbe l’espansione dell’app ad una rete più completa, simile a Dov’è di Apple, che dovrebbe consentire non solo la localizzazione di smartphone ma anche di altri dispositivi compatibili e tracker Bluetooth.
Dopo aver utilizzato finora un segnaposto verde con all’interno la sagoma di un telefono, il nuovo logo evoca un radar, la scansione e la localizzazione. Questa generalizzazione arriva proprio in virtù delle nuove funzioni. L’icona, inoltre, è raffigurata nei quattro colori Google, con due tonalità di blu e verde dovute alla sovrapposizione. Il logo è posizionato su uno sfondo bianco e non è animata.
In attesa del rilascio della rete, previsto comunque entro la fine del 2023, lo sviluppatore Android Mishaal Rahman ha trovato anche alcune stringhe interessanti all’interno di questo aggiornamento ed è stato in grado di ativare una pagina che fornisce qualche indizio sulle novità che verranno implementate.
INDIZI NEL CODICE DELL’APP
Tra queste, la possibilità di contrassegnare un dispositivo come “smarrito”, consentendo agli utenti di ricevere una notifica una volta ritrovato o di conoscere l’ultima posizione, e la possibilità di condividere temporaneamente la posizione di un dispositivo e modificare le informazioni di contatto per gli accessori. Il codice contiene anche suggerimenti su nuove categorie di articoli, sulla possibilità di personalizzare il livello del volume della suoneria e quella di visualizzare l’autonoma residua di un dispositivo presente nella rete.
Non manca un avviso ricorda agli utenti di utilizzare l’app in “modo responsabile, sicuro e legale”, viste le tante problematiche relative proprio all’utilizzo improprio dei dispositivi di tracciamento. Gli utenti, inoltre, prima di poter iniziare a utilizzare l’app, dovranno anche accettare le policy secondo cui l’utilizzo della rete per tracciare qualcuno senza consenso è punibile dalla legge.
Ovviamente, sebbene queste informazioni possano essere un buon indicatore di ciò che verrà effettivamente implementato, c’è comunque da considerare che potrebbero esserci dei cambiamenti in questo periodo di sviluppo e test.
Lo scorso maggio, ricordiamo, Apple e Google hanno annunciato una proposta di specifica di settore congiunta per contrastare l’utilizzo improprio dei dispositivi di localizzazione Bluetooth e prevenire il tracciamento indesiderato. Questa iniziativa, prima nel suo genere in questo settore, consentirà ai dispositivi di supportare il rilevamento e gli avvisi di localizzazione non autorizzata sia su piattaforme iOS che Android.