Il 5 agosto, durante l’evento Unpacked di Samsung, ci aspettiamo il lancio di tanti nuovi dispositivi importanti, tra smartphone e indossabili. Quanti, esattamente? A dircelo è la stessa azienda coreana, per bocca del President and Head of Mobile Communications Business, TM Roh, in un post sul blog dell’azienda: saranno cinque. Quali saranno, però, non lo precisa: ma noi in questi mesi, scandagliando il fondale dei rumor, ci siamo ormai fatti un’idea piuttosto definita di cosa ci attende.
Parliamo di Note 20 e 20 Ultra, del successore di Galaxy Fold (che a quanto pare si chiamerà Z Fold) e della versione 5G di Z Flip: S20 Lite (o Fan Edition) è invece atteso un po’ più in là, in autunno. E poi ci sono le nuove Galaxy Buds Live, che cadono proprio a fagiolo (se ne avete apprezzato la caratteristica forma, capirete l’ironia), e Galaxy Watch 3, che invece manterrà un design più convenzionale, rotondo e con ghiera rotante. Questi sono i prodotti che abbiamo conosciuto nelle ultime settimane, e su cui si sono concentrati i rumor: ovviamente, non possiamo escludere sorprese.
Questi dispositivi, lo specifica TM Roh nel post sul blog, segnano la prima pagina di un nuovo capitolo per Samsung. Una svolta imposta dalle circostanze storiche, e cioè l’esplosione dell’emergenza sanitaria su scala globale, che hanno forzato la mano e accelerato i tempi dello sviluppo tecnologico, in un mondo che per continuare a funzionare si è appoggiato sempre di più alla rete e ai dispositivi mobili. TM Roh ha preso posto in Samsung proprio sei mesi fa, poco prima che la pandemia invadesse la nostra quotidianità, e quindi da subito è stato chiamato a immaginare un nuovo futuro per l’azienda. E lo ha fatto individuano tre principi cardine che devono guidarne le azioni in questo nuovo tempo, che in Samsung hanno battezzato “Next Normal“. Letteralmente, sarebbe “la prossima” normalità, ma da noi abbiamo già preso a chiamarla “nuova normalità”: ad ogni modo, il concetto è quello.
Il primo è l’innovazione, con un forte investimento nel settore della ricerca e sviluppo: “negli ultimi sei mesi” spiega Roh “abbiamo investito molto in ricerca e sviluppo. Siamo stati in grado di implementare nuove soluzioni in tempi record, in qualsiasi ambito, dal miglioramento della tecnologia di video chat all’aiuto offerto ai lavoratori in prima linea per continuare a svolgere le proprie mansioni in tutta sicurezza”.
Il secondo principio è quello della collaborazione aperta con i partner esterni: gli ultimi mesi, secondo Roh, hanno dimostrato in maniera ancora più evidente che il tutto, quando converge, è più della somma delle parti. Gli esempi citati sono quelli di Google (sul fronte delle videochiamate), Microsoft (per migliorare la sinergia tra smartphone e PC), Netflix e Spotify (ricorderete la particolare integrazione sugli smartphone Samsung).
La terza ed ultima linea guida è quella dell'”agilità“. Il mondo cambia velocemente, e negli ultimi mesi lo ha fatto anche in maniera drastica: secondo Roh la capacità di riorganizzare velocemente, sotto la scacco della pandemia, ha dato prova dell’agilità e flessibilità di cui Samsung è in grado. E quindi deve essere un principio in grado di regolare internamente l’azienda, ma deve poi entrare nei prodotti: i clienti infatti vogliono dispositivi potenti e agili. L’agilità non è solo sinonimo di velocità, ma include anche una sfumatura di leggerezza (non necessariamente materiale), di facilità d’uso e capacità di adattamento. E’ quella caratteristica, dopotutto, che ha permesso ai mammiferi di sopravvivere alle conseguenze dell’impatto meteoritico che segnò la fine dell’era dei dinosauri, e poi di colonizzare il mondo.