Impostare la modalità notturna non è solo inutile, ma dannoso.
Nelle ore che precedono il momento di andare a dormire è meglio non usare tablet, PC, smartphone e aggeggi elettronici vari: la luce che emettono “inganna” il cervello, prolungando lo stato di veglia e facendoci dormire male.
Per salvare capra e cavoli – consentire agli utenti di usare fino a tardi i propri apparecchi, riuscendo lo stesso a riposare – da qualche tempo i vari produttori hanno introdotto una speciale modalità notturna che elimina la componente blu della luce emessa dagli schermi, accusata di essere la maggiore responsabile delle difficoltà a dormire bene.
Anche in Windows 10 è presente un’opzione del genere, chiamata luce notturna e raggiungibile dal menu Impostazioni -> Sistema -> Schermo -> Impostazioni luce notturna.
Attivandola, tutto lo schermo assume una tonalità color arancio, dato che la componente blu della luce viene eliminata: ciò dovrebbe favorire il riposo notturno.
Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Manchester, tutto ciò è inutile.
Conducendo degli esperimenti sui topi, hanno appurato che non è tanto il colore della luce a influire sui ritmi circadiani, quanto l’intensità della stessa: se si vuole riposare correttamente, è bene usare luci calde e intense durante il giorno e fredde e attenuate la sera.
Anzi, i risultati dei test hanno dimostrato che proprio una luce blu tenue è meno fastidiosa rispetto a una luce bianca o gialla di eguale intensità.
«Abbiamo scoperto che l’idea comune secondo la quale la luce blu abbia gli effetti maggiori sull’orologio interno è errata; in realtà, i colori blu che sono associati col crepuscolo hanno un effetto minore rispetto a una luce bianca o giallo di intensità equivalente» spiega il dottor Tim Brown, autore dello studio.
Gli studiosi affermano infatti che è importante riuscire a riprodurre i colori che naturalmente vediamo durante il giorno; pertanto, se vogliamo prepararci per bene alla notte, ci serve una luce più fioca e più blu, come quella che c’è al crepuscolo.
In sostanza è quindi inutile, e anzi forse ancora più dannoso, eliminare la luce blu e poi tenere lo schermo al massimo della luminosità: in questo modo si ottiene una condizione che è simile alla luce e ai colori che vediamo durante il giorno.
È invece molto meglio conservare tutte le componenti della luce, compresa quella blu che naturalmente associamo alla notte, e abbassare un po’ la luminosità.