Definirla la migliore scene televisiva del 2019 è riduttivo: la confessione della protagonista di Fleabag, mirabolante disamina dell’animo femminile di una trentenne con cui possiamo identificarci davvero tutte, è un monologo emotivamente devastante che stritola il cuore di qualunque donna quotidianamente alle prese con gli strali di società e famiglia. L’ironica Fleabag, che nel buio del confessionale espone la fragilità di una ragazza diventata forte e indipendente, e il Prete, scosso e al contempo perso nella disarmante esposizione dei pensieri più intimi di questa eroina postmoderna, danno vita a un momento che è tra i più intensi non solo dell’anno, bensì del decennio La produzione di Hbo dall’esordio in sordina che è diventata la serie rivelazione dell’anno sembra un racconto tra horror e hard sci-fi ma è una storia vera, la ricostruzione del disastro di Chernobyl avvenuto nell’aprile del 1986. Tra le tante scene memorabili ricordiamo la missione, potenzialmente suicida, di Ananenko, Bespalov e Baranov, i tre ingegneri che scongiurarono la seconda esplosione del reattore avventurandosi tra gli spazi angusti e bui della centrale per drenare l’acqua. Il senso di claustrofobia dei tre che percorrono lentamente, aumentando il tempo di esposizione alle radiazioni, i corridoi allagati costituisce una sequenza di efficace regia e dalla tensione incommensurabile. Da vedere cercando di non pensare che sia accaduto realmente L’adattamento visionario e filosofico dei comics della Marvel incentrati sul figlio del Professor X, il potentissimo mutante David, è un susseguirsi impressionante di scene indelebili: dai momenti danzerecci – la coreografia “indiana” della prima stagione, le dance battle della seconda – alla seminale sequenza della penultima annata (sette minuti in stile film muto scandito dalle assordanti note del Bolero di Ravel) con Lennie travestita da folle figurina (tim)burtoniana, fino allo scontro mentale tra Farouk e David, la serie di Noah Hawley è di un portentoso impatto visivo. Nella terza annata, tra rap battle e l’atteso incontro tra le personalità fratturate di David il padre Charles Xavier, non si può dimenticare la cinica apparizione del protagonista, che mostra il dito medio ai demoni del tempo con tutte e dici le mani della sua incarnazione di irriverente dea Kali Saga famigliare che dopo una strepitosa stagione 1 ha finalmente acquisito le prime candidature, Succession è la cronaca spietata delle dinamiche relazionali che intercorrono tra i Roy. Alla fine della seconda annata un colpo di scena è mostrato in uno dei momenti più destabilizzanti e attesi: Kendall, il figlio scelto dal disumano Logan come capro espiatorio per i tentativi di coprire i crimini perpetrati in seno all’azienda di famiglia, decide all’ultimo di non immolarsi come promesso al patriarca. Ferito dal commento di Logan che ammette di non averlo mai considerato all’altezza del ruolo di Ceo della Waystar-Royco, più che dalla decisione di scaricargli addosso tutte le colpe dello scandalo, reagisce indicendo una conferenza stampa dove addossa le responsabilità al padre. La più grande soddisfazione regalata da una serie quest’anno Il monumentale dramma storico che ricostruisce il passaggio tra la dinastia del Goryeo a quella del Joseon alla fine del 1300 inizia come la parabola di due amici che diventano acerrimi rivali, per poi allargare la narrazione alle vicende politiche, belliche e personali che portarono alla ribellione del principe Bang-won nei confronti del padre, reo di non avergli ceduto il trono promesso. Seo Hwi, ingenuo giovanotto destinato a diventare un strumento essenziale nelle lotte di potere, viene spedito in prima linea nell’ennesima guerra senza senso e, dopo un iniziale fase di smarrimento, si dimostra un abile soldato con il talento del leader. L’epica scena di battaglia del terzo episodio, tra ampi movimenti di macchina e campi lunghi che si espandono per passare dalle gesta del protagonista a una corale e affollatissima battaglia costituisce una delle scene belliche di respiro cinematografico più ben fatte della serialità recente La serie Amazon che decostruisce il mito del supereroi scegliendo come protagonisti una manciata di paladini dalla moralità discutibile è costellata di momenti epici, morti splatter, abusi, violenze e un gusto perverso per il grottesco. Tra le numerose scene studiate per sbigottire – almeno un po’ – gli spettatori che si erano abituati agli idealisti supereroi (quasi) senza macchia dei grandi franchise cinematografici di Marvel e Dc, una mezza dozzina sono papabili per la nostra classifica. Tra amplessi erotici che finiscono con la testa del partner stritolata, villain fatti esplodere “dall’interno” e altre efferatezze assortite, noi optiamo per l’introduzione del personaggio di A-train, vigilante dalla super velocità che corre, letteralmente, attraverso la fidanzata del povero Hughie mentre i due si scambiano tenerezze, riducendola in poltiglia. Gli inconvenienti della vita del supereroe La serie più ineffabile dell’anno, nella quale un adorabile angelo e un buon diavolo cercano di evitare l’estinzione dell’umanità e l’armageddon, è il tripudio del bromance. L’amicizia affettuosa tra Aziraphale e Crowley trasforma lo show intriso di humour britannico in un susseguirsi di scene nelle quali i due si scambiano dialoghi esilaranti e brillanti. Tra le invettive di Crowley nei confronti dei presunti assassini dell’amico, gli scambi di battute nel Globe Theatre passando per le schermaglie al parco, è difficile scegliere. Tuttavia, non sono solo le interazione tra i due a rendere Good Omens spettacolare, anche il momento in cui il diavolo attraversa la barriera di fuoco con l’amata Bentley è di quelli da ricordare È un po’ riduttivo parlare di scena, quando l’intera puntata numero 12 di questa serie action è un gioiello action al cardiopalma. Lo stuntman Dal-gun, rimasto coinvolto in un intricato insabbiamento politico legato a un appalto e a un attacco terroristico costato la vita alla nipote, affronta un’impossibile corsa contro il tempo per condurre in tribunale un testimone chiave. L’episodio è un susseguirsi di inseguimenti automobilistici e sparatorie, uno showdown infuocato tra i “buoni” e i militari, spediti dal governo per impedire la testimonianza, e uno standoff finale nel quale i parenti delle vittime dell’attacco proteggono Dal-gun e il testimone da un cecchino. Il tutto è tanto ansiogeno da far impallidire i vari Jason Bourne, Mission Impossible e così via. Tra le sequenze, abbiamo scelto la prima parte dell’inseguimento in auto La serie britannica che legge nelle menti dei teenager ossessionati dal sesso e oppressi da dubbi e incertezze affronta una varietà di tematiche, che vanno dalle pratiche sessuali più misteriose alle difficoltà di affrontare il proprio orientamento sessuale e rivelarlo a familiari e amici. Come Eric, emancipato liceale gay dal look variopinto che riesce a ottenere l’approvazione dei genitori; oppure Adam, il bullo della scuola, che non riesce ad ammettere neanche a se stesso la propria bisessualità. In questa sorprendente scena, Eric affronta il suo aguzzino e ne ottiene una reazione passionale ed erotica che entra di diritto nei migliori momenti lgbt dell’anno La famiglia disfunzionale messa assieme dal misterioso Hargreeves e formata da una manciata di ragazzi dai singolari superpoteri deve molto del suo successo al personaggio di Klaus, giovanotto con la capacità, invero non troppo piacevole, di vedere i morti. La personalità di questa eccentrica figura, perennemente allucinata dalla droghe e perseguitata da presenze fantasmagoriche, si manifesta con un look supercool e battute serafiche al centro delle scene migliori della prima stagione. In particolare, il confronto di Klaus con il ricordo del padre e il momento in cui ne rovescia inavvertitamente le ceneri sono tra le più esilaranti dell’anno