Lo scioglimento dei ghiacci nell’Antartide occidentale è iniziato negli anni ’40: a indicarlo sono le analisi dei carotaggi fatte nel ghiacciaio Thwaites, uno dei più grandi al mondo. Secondo lo studio guidato da Julia Wellner dell’Università di Houston e pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas, un brusco cambiamento sarebbe avvenuto a partire dal 1945, promosso dal fenomeno de El Nino registrato tra il 1939 e il 1942.
Sappiamo con certezza che i ghiacci dell’Antartide si stanno sciogliendo a ritmi molto elevati a partire dagli anni ’70, ma sapere quel che stava avvenendo più indietro nel tempo è piuttosto difficile a causa della carenza di dati precisi, in particolare per l’assenza fino ad allora delle immagini satellitari. Proprio per questo un fondamentale apporto arriva dai carotaggi, ossia i campionamenti di strati di ghiaccio che permettono di ricostruire, ma con meno precisione rispetto ai dati satellitari, l’evoluzione della calotta.
I nuovi dati arrivano dal ghiacciaio Thwaites, in assoluto uno dei più grandi al mondo, il cui completo scioglimento si stima farebbe innalzare i mari di circa 65 centimetri. I carotaggi della regione indicano che il Thwaites già a partire da 9.400 anni fa iniziò un graduale ritiro, ma un cambiamento brusco sarebbe avvenuto a partire dagli anni ’40 del secolo scorso. Un cambiamento che potrebbe essere associato al verificarsi de El Nino verificatori tra il 1939 e il 1942, il fenomeno climatico periodico che si origina nel Pacifico e che ha profonde influenze anche nel resto del pianeta.
L’arrivo massiccio di correnti di acqua più calde nella regione Antartica potrebbe aver innescato uno scioglimento accelerato dei ghiacci, i cui effetti proseguono ancora oggi. “Un’implicazione significativa delle nostre scoperte è che, una volta avviato, il ritiro della calotta glaciale, può continuare per decenni anche se non sono avvenuti altri peggioramenti”, ha detto James Smith, geologo marino del British Antarctic Survey e coautore dello studio. “E’ possibile – ha proseguito – che i cambiamenti che vediamo oggi sui ghiacciai Thwaites e Pine Island, e potenzialmente nell’intero bacino del Mare di Amundsen, siano stati essenzialmente messi in moto negli anni ’40”.
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