
Un razzo Falcon 9 di SpaceX trasporterà stasera un carico non convenzionale, che unisce l’ultima frontiera dell’esplorazione con uno dei rituali più antichi dell’umanità: il commiato ai propri cari. Oltre 150 capsule contenenti campioni di DNA e ceneri di defunti saranno lanciate in orbita terrestre bassa, in un viaggio simbolico che offre una nuova e toccante forma di commemorazione.
Questa particolare missione, parte del programma di rideshare Transporter-14 di SpaceX, vedrà il decollo dalla base di Vandenberg in California, intarda serata. Inzialmente doveva svolgersi domenica, ma le cattive condizioni meteo hanno portato alla decisione di rinviare diun giorno il lancio. Il carico commemorativo, battezzato “Perseverance Flight”, è gestito dall’azienda texana Celestis, pioniera nei servizi di “sepoltura spaziale” fin dal 1994, in collaborazione con il costruttore europeo di veicoli spaziali The Exploration Company (TEC). Per quest’ultima, la missione rappresenta un’importante vetrina tecnologica, essendo il primo volo in cui trasporterà carichi di clienti in orbita, un passo fondamentale prima del debutto del suo veicolo Nyx previsto per il 2028.
A differenza di altre missioni che disperdono le ceneri nello spazio profondo, questo volo offrirà un’esperienza diversa. Le capsule compiranno due o tre orbite complete attorno al nostro pianeta, offrendo un ultimo, fugace “saluto” dallo spazio. Successivamente, rientreranno nell’atmosfera terrestre e ammareranno nell’Oceano Pacifico. Una volta recuperate, le capsule verranno restituite alle famiglie come un ricordo tangibile e prezioso di questa straordinaria esperienza. Si tratta del dodicesimo volo di questo tipo per Celestis, denominato “Earth Rise”, e della sua venticinquesima missione spaziale complessiva.
Celestis ha una lunga storia nel trasformare lo spazio in un memoriale. Nel corso dei decenni, ha permesso di inviare nello spazio i resti o il DNA di numerose personalità, tra cui vere e proprie leggende della fantascienza come Nichelle Nichols, DeForest Kelley, James Doohan e il creatore di “Star Trek” Gene Roddenberry con sua moglie Majel.
Anche il genio degli effetti visivi di “2001: Odissea nello spazio”, Douglas Trumbull, ha compiuto questo viaggio postumo. Persino i resti simbolici di quattro ex presidenti degli Stati Uniti – George Washington, Dwight D. Eisenhower, John F. Kennedy e Ronald Reagan – sono stati a bordo di un precedente volo.
Questo evento segna quindi un punto di incontro affascinante tra il desiderio umano di onorare la memoria in modi sempre nuovi e il progresso tecnologico che apre frontiere un tempo inimmaginabili, trasformando l’orbita terrestre in una tela per le storie personali.