Era un individuo adulto, piuttosto avanti negli anni, ma non anziano, e con qualche problema di salute l’uomo di Altamura, il più completo scheletro di Neanderthal mai ritrovato e uno dei più antichi, risalente a circa 150.000 anni fa. Lo rivela l’analisi approfondita dei suoi denti e dell’apparato di masticazione, mascella e mandibola.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One, è interamente italiano, firmato dalle Università di Firenze, Pisa e Sapienza di Roma. I risultati sono parte di un progetto più ampio, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) e coordinato da Giorgio Manzi, della Sapienza di Roma.
Per Manzi, “la presenza del terzo molare, il cosiddetto dente del giudizio, e il grado di usura masticatoria indicano che si trattava di un individuo adulto, piuttosto avanti negli anni, ma non anziano. L’uomo di Altamura – aggiunge – doveva avere avuto qualche problema di salute, perché abbiamo osservato la perdita di due denti prima della morte: il primo lo aveva perso da diversi anni, l’altro in tempi successivi. Si tratta – precisa Manzi – di una delle rare volte in cui si osservano queste circostanze in un Neanderthal, visto che nella preistoria antica l’incidenza di problemi dentari era molto bassa”.
Lo scheletro dell’uomo di Altamura è stato scoperto nel 1993 e da allora è ancora imprigionato nella roccia, a diversi metri di profondità. Testimonia di un antenato precipitato in un pozzo naturale, e morto probabilmente di stenti.
Per effettuare le analisi, piuttosto complesse a causa della difficoltà di accedere allo scheletro, incastonato nelle concrezioni calcaree della grotta carsica di Lamalunga, in Alta Murgia, i ricercatori hanno dovuto utilizzare sonde videoscopiche e un apparecchio a raggi X portatile.
“Siamo riusciti a osservare le caratteristiche della dentatura e delle ossa mascellari, ottenendo nuove informazioni sull’età e lo stato di salute dell’uomo di Altamura, e confermando la presenza di caratteri tipici dei Neanderthal”, ha spiegato l’antropologo Jacopo Moggi Cecchi, dell’Università di Firenze.
Per Damiano Marchi, dell’Università di Pisa, “la radiografia dei denti anteriori mostra una lesione nell’osso, alla base di un incisivo, che potrebbe essere dovuta a un forte stress non riconducibile all’alimentazione”.
Tutte caratteristiche, concludono gli esperti, che suggeriscono come lo stile di vita di quest’uomo del Paleolitico medio fosse già molto complesso.