Immaginate di poter usare una sola app per postare contemporaneamente su tutti i social network e per scambiare messaggi con chiunque usi un social diverso da quello che usate voi. Da WhatsApp potreste scrivere a chi sta su Messenger o Mastodon e viceversa, per esempio. Invece di tenere sul telefono tante app di messaggistica differenti e doversi ricordare che Mario è su Telegram e Piera sta su Snapchat e saltare in continuazione da un’app all’altra, potreste semplicemente scegliere una di queste app e usarla per comunicare con tutti.
Sarebbe bello, e sta cominciando a diventare realtà. Meta ha annunciato pochi giorni fa che la sua app Threads è ora in grado di scambiare messaggi con qualunque social network che usi lo standard ActivityPub, come per esempio Mastodon. E su un binario differente, anche WhatsApp e Messenger stanno diventando interoperabili con le app di messaggistica di altri gestori: in altre parole, stanno diventando capaci di scambiare messaggi con utenti che usano piattaforme differenti, a condizione che usino il protocollo standard Signal o un suo equivalente.
Nel caso di Threads, questa interoperabilità è già attiva adesso per gli utenti che abbiano più di 18 anni, abbiano profili pubblici e abbiano account basati negli Stati Uniti, in Canada o in Giappone; gli altri paesi seguiranno a breve. È una funzione opzionale: per attivarla occorre andare nelle impostazioni dell’account Threads, leggere la spiegazione di cos’è il fediverso, e poi cliccare sul pulsante di attivazione. Per WhatsApp e Messenger, invece, bisognerà aspettare che i gestori delle altre piattaforme sottoscrivano gli accordi tecnici con Meta. Ma a parte questo, sembra che tutto sia pronto. Anche in questo caso sarà il singolo utente a decidere se attivare o meno questa possibilità di comunicare con una sola app verso piattaforme di messaggistica differenti.
Questo crollo dei muri di incompatibilità che per anni hanno tenuto in ostaggi gli utenti, che erano costretti a usare una specifica piattaforma e app, non avviene per caso. È merito della pressione dell’Unione Europea sui grandi social network, applicata anche tramite la nuova legge europea, il Digital Markets Act o DMA, entrato da poco in vigore, che obbliga Meta e gli altri gestori a diventare compatibili tra loro e abbattere questo ostacolo alla libera concorrenza.
Ci vorrà ancora parecchio tempo prima che si arrivi all’interoperabilità completa, anche perché ci sono ostacoli tecnici notevoli da superare, ma la tendenza è ormai chiara e inarrestabile, con una notevole semplificazione una volta tanto a favore di noi utenti.
Fonte aggiuntiva: TechCrunch.