Dal 2023 cambia il modo di indicare il modello di CPU, che è bene conoscere se si vuol fare l’acquisto migliore.

Con il lancio dei processori Ryzen serie 7000, AMD si prepara a rivedere il sistema usato per identificare i diversi modelli di CPU, introducendo un metodo che applicherà dal 2023 in avanti.
Come oggi, ogni processore sarà indicato da un nome (poniamo, Ryzen 5) e da un numero di 4 cifre, cui eventualmente saranno aggiunte una o due lettere.
A essere interessato dal cambiamento è il significato della parte numerica, che diventa più preciso e – si spera – più chiaro per aiutare a decidere chi intende acquistare un processore o un computer già assemblato con CPU AMD.
Dall’anno prossimo, quindi, il primo dei quattro numero indicherà l’anno: 7 per il 2023, 8 per il 2024 e via di seguito.
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Il secondo numero indicherà il «segmento di mercato»: indicativamente, più alto sarà, più potente sarà il processore. Un 1 indicherà che si sta parlando di un processore Athlon Silver; un 2, di un Athlon Gold; un 3, di un Ryzen 3; un 4, sempre di un Ryzen 3, ma migliore di quello identificato dalla sigla 73xx.
Al terzo numero sarà affidato il compito di indicare l’architettura. Un 1 corrisponderà a Zen 1, un 2 a Zen 2, e così via. Si tratta di un dettaglio da tenere assolutamente in considerazione: un Ryzen 5 7535, per esempio adotterà l’architettura Zen 3, mentre un Ryzen 5 7545 adotterà la Zen 4 e, pertanto, sarà più recente (e presumibilmente migliore).
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Il quarto e ultimo numero consentirà di distinguere tra le diverse versioni dei chip con la medesima architettura: anche qui, un numero più alto indicherà un processore migliore. Per esempio, quindi un Ryzen 5 7530 sarà un modello inferiore rispetto a un Ryzen 5 7535.
Infine, resta il suffisso, che indicherà il TDP: la sigla HX indicherà un TDP di almeno 55 Watt, HS di almeno 35 Watt e via di seguito, come illustra la tabella riassuntiva che riportiamo qui sotto.
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