Concludiamo questa panoramica sui processori di nuova generazione – almeno per adesso – con la prova dell’Intel Core i5-13600K, modello “entry-level” della serie K Raptor Lake-S che, anticipiamo, è probabilmente tra i prodotti più interessanti presentati nelle ultime settimane in ambito CPU sia da Intel che da AMD. Dopo la recensione del Core i9-13900K, decisamente estremo e verosimilmente non per tutte le tasche, abbiamo intuito quelle che sono le carte messe in tavola da Intel che, come avvenuto per le soluzioni “Alder Lake” Core 12a gen, vengono fuori soprattutto con i medio-gamma e in particolare con i modelli Core i5. Sia chiaro, questa variante K è, al pari dei fratelli maggiori Core i7/Core i9, completamente sbloccata nel TDP per facilitare le prestazioni e l’overclock, tuttavia, l’efficacia delle novità introdotte dal produttore sulla gamma Core 13a gen risultano decisamente più evidenti e apprezzabili anche in relazione alla controparte AMD Ryzen 5 7600X.
Il titolo dell’articolo dice già tutto e riassume in poche parole i risultati ottenuti dal Core i5-13600K nei nostri benchmark: l’utilizzo dei 6 core Raptor Cove, abbinati a 8 core efficienti – il doppio di Core i5-12600K – garantisce ottimi risultati in multi-threading e produttività, possiamo dire nell’ordine di un Core i7 (almeno di precedente gen); anche nei giochi si comporta molto bene e questo nonostante la frequenza massima sia di “soli” 5,1 GHz, inferiore non tanto rispetto al suo predecessore, ma in particolare se guardiamo alla gamma AMD Ryzen 7000 (ampiamente sopra quota 5,3 GHz).
Come anticipato poi, cogliamo l’occasione per mettere alla prova la piattaforma Core 13a gen con le memorie DDR4, peculiarità sulla quale l’azienda di Santa Clara ha spinto molto e che, dati alla mano, permette all’utente di poter contenere il budget per scheda madre e RAM (qualora fosse un problema intendiamoci). Non mancherà ovviamente una sessione di overclock, ambito dove questa CPU ha espresso un potenziale a dir poco mostruoso, possiamo dire ai livelli di un Core i9-13900K che, come potete facilmente immaginare, è realizzato solitamente con silicio più selezionato per garantire frequenze di clock nell’ordine dei 5,8-6 GHz. Ma andiamo con ordine.
CARATTERISTICHE TECNICHE CORE I5-13600K
Come da prassi, prima di passare ai numeri dei benchmark, facciamo il punto sulla scheda tecnica e sulle peculiarità del prodotto, realizzato ricordiamo su nodo produttivo Intel 7 ulteriormente ottimizzato, o se preferite con processo 10nm SuperFin Enhanced di terza generazione. I dati forniti da Intel riguardo le prestazioni – +15% in single-thread e +41% in multi-thread, sono stati ampiamente confermati, motivo per cui non servirebbero particolari test per decretare la netta vittoria sul precedente modello, il Core i5-12600K (Recensione).
Anche Core i5-13600K beneficia dell’incremento della cache L2 per core e per cluster, gestita tra l’altro con una Cache Policy rivista, ora più dinamica e ottimizzata in modo intelligente sia per i carichi mono-thread che multi-thread. Migliora poi il Thread-Director che gestisce i carichi di lavoro su P-Core o E-Core in base alla tipologia, così come progredisce il supporto DDR5; quello nativo passa da 5200 a 5600 MT/s, mentre per l’overclock – o attraverso Intel XMP 3.0 – sono già disponibili kit DDR5 7800 certificati Intel Core 13a gen.
Al pari di tutti i processori della serie Core 13a gen, escluse le varianti “F” e “KF”, a bordo è presente una GPU integrata Intel UHD 770, chip identico a quello presente sugli Alder Lake-S ma con una frequenza di clock che passa da 1,45 GHz a 1,5 GHz; si tratta di un chip da 32 Execute Unit che permette anche di cimentarsi in giochi “leggeri” a 720/1080p con dettagli bassi e senza pretese, ma allo stesso tempo risulta utile in ambito produttività grazie al supporto Intel Quick Sync, Clear Video HD (senza dimenticare il codec AV1).
Tornando invece alle caratteristiche prettamente tecniche della CPU, siamo di fronte a un 14 core/20 thread, ossia 6 P-Core Raptor Cove con Hyper-Threading (6C/12T) e 8 E-Core che, per quanto efficienti, fanno sentire tutto il loro peso in ambito multi-tasking. Ricordando che i Core i5 non supportano la funzionalità Intel Turbo Boost 3.0, la frequenza massima raggiungibile dal processore è pari a 5,1 GHz per i P-Core e 3,9 GHz per gli E-Core; buona la dotazione di cache, 48MB tra L2 ed L3, mentre il Maximum Turbo Power (MTP) lievita dai 150W del 12600K a ben 181W (che non sono pochissimi).
ASUS ROG STRIX Z790-A GAMING WIFI D4 E STRIX Z790-E
Sottolineando – qualora ce ne fosse ancora bisogno – che le CPU Raptor Lake-S sono retrocompatibili con le schede madri LGA 1700 basate su chipset Intel serie 600, i nostri test sono stati svolti sulla nuova piattaforma Z790, molto simile a Z690 per intenderci, ma con alcune migliorie che riguardano la configurazione delle linee PCI-E 4.0 del chipset (si passa da 12 a 20 Gen 4) e il conseguente incremento di slot M2 e USB SuperSpeed (vedi 3.2 Gen 2×2 20Gbps).
Oltre alla ASUS ROG STRIX Z790-E GAMING WIFI che abbiamo già visto all’opera con il Core i9-13900K, la piattaforma di test odierna prevede un’altra scheda madre targata ROG STRIX, si tratta della STRIX Z790-A GAMING WIFI D4 che, come facilmente si intuisce dalla sigla, supporta le memorie RAM DDR4.
Senza ribadire ulteriormente le caratteristiche della variante DDR5 Z790-E GAMING WIFI (vi invitiamo a dare un occhiata QUI), parliamo invece un po’ della sorella STRIX Z790-A GAMING WIFI D4, esteticamente non troppo distante ma con una colorazione che invece del nero punta sul contrasto con l’alluminio spazzolato e l’argento, sempre con il logo ROG RGB in corrispondenza del pannello I/O posteriore. Per quanto molto simili però, le due schede presentano alcune differenze sostanziali, non a caso la prima è pensata per una build DDR5 di fascia più alta, mentre il modello DDR4 deve cercare di contenere i costi, anche oltre il reparto memoria.
La qualità costruttiva dei due modelli è pressochè identica, così come il sistema di dissipazione in dotazione per sezione di alimentazione ed SSD M2; segnaliamo che la STRIX Z790-A GAMING WIFI D4 offre un VRM a 16+1 fasi – due in meno della Z790-E – garantendo comunque un’ottima erogazione e possibilità di tenere a bada anche il Core i9-13900K in overclock.
Come anticipato, oltre alle DDR4 – sino a 5.333 MT/s – c’è il supporto PCI-E 5.0, limitato però al solo slot PCI-E x16 primario; gli slot M.2 – 4 in totale – per SSD PCI-E invece sono tutti Gen 4, mentre la STIX Z790-E ne offre uno aggiuntivo con interfaccia PCI-E 5.0 (primo slot M.2 gestito dalla CPU).
A parte quanto visto finora – e altre piccolezze come alcune porte USB 3.2 Gen 2 aggiuntive e i connettori audio placcati in oro – non ci sono moltre altre differenze tra i due prodotti; anche la STRIX Z790-A GAMING WIFI D4 supporta infatti il meglio che attualmente può offrire l’azienda ASUS:
- 1 slot PCI-E x16 (Gen 5), 2 slot PCI-E x16 (Gen 4), 1 slot PCI-E x1 (Gen 3)
- 4 slot M.2 Gen 4.0
- WiFi 6E, Bluetooth 5.3, LAN Intel 2.5G
- 17 Porte USB con 2x USB 3.2 Gen 2×2 20Gbps
- Audio ASUS SupremeFX (ALC4080), 7.1, AMP Savitech
- Output video HDMI (4K@60Hz) e Display Port (8K@60Hz)
- Pulsante BIOS FlashBack e Clear CMOS
- M.2 Q-Latch, PCIe Slot Q-Release
- ASUS AURA Sync con supporto header ARGB
- OptiMem II, ASUS AI Cooling con Xpert 4.0, ASUS AI Overclocking, Two-Way AI Noise Cancellation
Quanto al costo dei due modelli, ricordando che comunque parliamo di prodotti di fascia alta (anche su DDR4) ottimizzate anche per l’overclock e l’Intelligenza Artificiale, attualmente si può reperire la ROG Strix Z790-E Gaming WiFi a circa 670 euro, mentre si scende di circa 200 euro per la variante Z790-A Gaming WIFI D4 con supporto DDR4.
PIATTAFORMA DI TEST
Viste le schede madri ASUS, non è difficile intuire quale sarà la piattaforma di test per il Core i9-13600K, raffreddato in questo caso da un altro prodotto targato ASUS, il ROG RYUJIN II 360. Per misurare le prestazioni del chip Intel abbiamo utilizzato un kit DDR5 6200 e un kit DDR4 4000, in modo da riprodurre uno scenario omogeneo e non troppo a sfavore delle DDR4. Tra le altre cose, il memory controller di Raptor Lake-S si è dimostrato a dir poco ottimo in quanto per la prima volta ci ha permesso di utilizzare le DDR4 in modalità Gear 1, ossia con memory-controller a 2.000 MHz (con Alder Lake-S c’era un muro a circa 1.800 MHz). Per l’occasione abbiamo anche rivisto i benchmark per i “vecchi” Alder Lake-S, “livellando” tutte le piattaforme DDR5 – quindi anche Raptor Lake e Zen4 – con DDR5 6200.
Processori:
- Intel Core i9-13900K, Core i5-13600K
- Intel Core i9-12900K, Core i7-12700K, Core i5-12600K
- Intel Core i9 11900K, Core i7-11700K, Core i5-11600K
- AMD Ryzen 9 7950X, Ryzen 9 7900X, Ryzen 7 7700X, Ryzen 5 7600X
- AMD Ryzen 9 5950X, Ryzen 9 5900X, Ryzen 7 5800X e 5800X3D, Ryzen 5 5600X
Dissipatori:
- ASUS ROG RYUJIN II 360 per AMD AM5 LGA 1718, Intel LGA 1700 e Ryzen 7 5800X3D
- NZXT Kraken X63 per Intel LGA 1200 e AMD AM4
Schede madri:
- ASUS ROG Strix Z790-E Gaming WiFi per Core i9-13900K
- ASUS ROG Crosshair X670E Hero per Ryzen 7000
- ASUS ProArt X570 Creator WiFi per Ryzen 7 5800X3D
- ASUS ROG Strix Z690-E Gaming WiFi per Intel Core 12a gen
- ASUS ROG MAXIMUS XIII HERO per Intel 11a gen
- ASUS Prime X570 PRO per AMD Ryzen serie 5000
Memorie:
- DDR5:
- Corsair Vengeance 32GB 6200 MT/s CL36 (Intel Core 13a e 12a gen)
- G.Skill Trident Z5 32GB 6000@6200 MT/s C30 (Ryzen 7000)
- DDR4:
- Corsair Vengeance RGB PRO 32GB 3600 MT/s CL16 (Ryzen 5000 e Intel 11a gen)
- Kingston Fury Renegade 32GB 4000 MT/s CL16 (Intel Core i5-13600K)
Scheda grafica: NVIDIA GeForce RTX 3080 FE
Storage SSD: Corsair MP600 PRO LPX 2TB
Alimentatore: Corsair RM1000x 1000W
Sistema Operativo: Windows 11 PRO aggiornato all’ultima versione
Suite software:
- Cinebench R15
- Cinebench R23
- Corona Benchmark
- Indigo Benchmark
- Blender – Scena BMW
- CPU-Z Benchmark integrato
- 7-Zip Benchmark 32MB
- WinRAR test Multi-thread
- PCMark 10
- 3DMark Time SPy CPU Test
- AIDA64 Extreme Crittografia AES e SH3
- Mozilla Kraken (Web browsing)
- Far Cry 6
- Watch Dogs: Legion
- Gears 5
- Red Dead Redemption 2
- Horizon Zero Dawn
- Shadow of The Tomb Rider
TEMPERATURE – CONSUMI – OVERCLOCK
Passando alla prova sul campo, la prima sessione di test è sicuramente tra le più interessanti e richieste, parliamo delle temperature e dei consumi del Core i5-13600K che, al pari del fratello maggiore, è completamente sbloccato per TDP e capacità di overclock (soprattutto). Abbiamo già visto che il MTP – Maximum Turbi Power – è aumentato rispetto al Core i5-12600K, passando da 150 a 181 watt, tuttavia nei nostri test sotto stress con Cinebench R23 il nuovo Raptor Lake-S non ha superato i 150 watt, il tutto anche con ottime temperature. Si tratta di un andamento decisamente più gestibile rispetto al Core i9-13900K, mentre lato prestazioni già si intuisce che il medio-gamma Intel ha tutte le carte in regola per dare filo da torcere ai nuovi Ryzen 5 7600X e Ryzen 7 7700X.
Il Core i5 consumo poco più del Ryzen 5 7600X in gaming, più in linea con Ryzen 7 7700X, mentre fa registrare sia i consumi di picco più alti che le temperature di esercizio più contenute, il tutto con prestazioni multi-core – che ora vedremo nel dettaglio – decisamente superiori.
Riguardo l’overclock, a differenza del suo predecessore Core 12a gen, il Core i5-13600K ha mostrato un potenziale a dir poco impressionante; con estrema facilità abbiamo toccato i 6 GHz negli applicatici single/dual-core, con una frequenza all-core di 5,7GHz. Da sottolineare che questi risultati, a nostro avviso ancora migliorabili, sono stati ottenuti con un sistema a liquido AiO da 360mm, lasciando ulteriorme margine di miglioramento per gli appassionati del genere che amano cimentarsi in sessioni con sistemi di raffreddamento non convenzionali.
PRESTAZIONI CPU E GAMING CON DDR4 E DDR5
Questa sezione relativa alle prestazioni CPU e gaming, da una parte ci offre una panoramica sulla CPU Intel rispetto agli altri modelli del lotto, dall’altra ci mostra le differenze che possono esserci tra una configurazione Raptor Lake-S con DDR4 e una con DDR5. In quest’ultimo caso il comportamento della piattaforma Core 13a gen non differisce molto da quanto avevamo visto su Alder Lake (QUI la nostra comparativa): le prestazioni single-core non variano tanto, così come quelle multi-core – in misura leggermente superiore – e produttività; discorso leggermente diverso nel gaming dove, come spesso accade, la percentuale può variare molto in base al titolo giocato.
Nel rendering e in multi-threading, il Core i5-13600K offre prestazioni davvero notevoli rispetto ai suoi diretti avversari Ryzen 5 7600X e Ryzen 7 7700X (lo è c’è poco da fare), entrambi quasi sempre battuti; in linea di massima notiamo che, nei benchmark sopraccitati, il neoarrivato Core i5 è dietro solo al Ryzen 9 5950X e ai nuovi Ryzen 9 serie 7000 (oltre che al Core i9-13900K), un ottimo biglietto da visita anche per tutti gli ambiti diversi dal gaming.
In questa tornata di test AMD rimane avvantaggiata su WinRar e Mozilla Kraken, mentre se parliamo di gaming il “piccolo” Raptor Lake registra in media un +7% su Ryzen 5 7600X e +5,3% su Ryzen 7 7700X (FPS medi a 1080P precisiamo). Tornando invece al confronto in casa con Alder Lake, questo Core i5 batte sempre il 12600K e il 12700X, senza contare che spesso siamo vicino a un Core i9-12900K e a volte addirittura davanti, anche nei giochi seppur in misura variabile.
CONSIDERAZIONI
In attesa di mettere su banco anche il Core i7-13700K – che non è arrivato in tempo per essere incluso nelle sessioni di benchmark – questa tornata di test sul Core i5-13600K ci permette comunque di tirare le somme su questa “prima ondata” di processori Intel Raptor Lake-S Core 13a gen. Considerando che la variante Core i7 si allinea prestazionalmente a un Core i9-12900K – anche per consumi – la proposta Intel per la serie K sembra abbastanza chiara: Core i9-13900K è il riferimento per chi cerca la prestazione assoluta – sacrificando qualche watt -, il Core i7-13700K guarda sempre alla fascia alta ma con un occhio al prezzo (puntanto Ryzen 9 7900X), mentre questo Core i5-13600K porta la competizione nella fascia dei 300 dollari/euro su un altro livello.
I benchmark non lasciano spazio ad alcuni dubbi: fatta eccezione per il gaming, dove le variazioni possono cambiare in base al gioco preso in esame, il Ryzen 5 7600X viene nettamente battuto e anche il Ryzen 7 7700X inizia a soffrire della competizione del Core i5 Raptor Lake, soprattutto se consideriamo che i prezzi di listino per i due prodotti sono rispettivamente di e 319 dollari e 399 dollari (per il Ryzen 7). Come visto nelle varie sessioni, ci sono ambiti dove i Ryzen rimangono i favoriti – per via dell’architettura AMD – ma in linea di massima la soluzione di Intel risulta ottima anche perchè in “salsa DDR4” offre comunque prestazioni simili.
Parlando di differenze tra DDR4 e DDR5 su Intel Raptor Lake-S, abbiamo visto come lo scarto esista, tuttavia si tratta di differenze che si notano solo nei benchmark e non vengono praticamente rilevate dall’utente nell’utilizzo comune; certo, nei giochi “più sensibili” avere 10 o 20 FPS in più potrebbe fare la differenza – soprattutto se guardiamo ai monitor ad alto refresh-rate – ma in linea di massima si tratta di una “rinuncia” che verrà bilanciata da un risparmio in termini economici sull’intera piattaforma (scheda madre-RAM).
In chiusura possiamo dire che, almeno per il momento, questo Intel Core i5-13600K è sicuramente tra i processori più interessanti nel segmento consumer di fascia media: il prezzo è buono, le prestazioni sono buone in gaming e soprattutto nella produttività, ambito dove si scontra e vince con modelli di fascia più alta (vedi Ryzen 7 7700X e i vari Core i7/Ryzen 7 di precedente generazione).