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27.12.2019 In Lenovo, Tecnologia, windows

Recensione Lenovo Yoga C740: convertibile equilibrato con 12h di autonomia

Tra tutti i produttori di notebook Lenovo è tra quelli che ha creduto e continua a credere maggiormente nei convertibili e 2in1, i suoi Yoga sono una certezza e sono probabilmente la serie più completa presente sul mercato. Una linea di dispositivi che contempla prodotti per tutte le fasce di prezzo e che va ad accontentare ogni tipologia di utenza.

Siamo partiti dall’alto per provare l’ultimo aggiornamento della gamma con la recensione dello Yoga C940, terminale che ci ha soddisfatto sotto molti punti di vista. Oggi continuiamo l’analisi della line up scendendo però di un gradino, il protagonista è lo Yoga C740 che offre un prezzo di partenza decisamente inferiore, sotto i 1000 euro. riuscendo comunque a mantenere molte delle buone impressioni date dal modello superiore.

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UN PICCOLO TUTTOFARE

Per prima cosa vorrei focalizzarmi su cosa troviamo dentro questo Lenovo Yoga C740 e di come si comporta sotto il profilo hardware. Come tutti i prodotti Lenovo Yoga di ultima generazione, quella vista per la prima volta in Europa nel corso dell’ultimo IFA di Berlino, anche C740 giunge con i nuovi processori Intel Core di decima generazione. Nel caso del modello a nostra disposizione abbiamo in particolare un Core i5-10210U accompagnato da 8 GB di memoria RAM LPDDR4 e da un SSD PCIe da 512GB marchiato Samsung, il corrispettivo per il mercato OEM degli ultimi 970 EVO Plus. Un SSD NVMe capace di circa 3500 Mb/s in lettura e 3000 Mb/s in lettura.

Quest’ultimo, insieme alla scheda WiFi AX Intel Wireless 22560, è l’unico componente sostituibile e aggiornabile ma, date le ottime prestazioni di entrambi, difficilmente sentirete la necessità di effettuare queste operazioni. Aprendo il pannello posteriore notiamo infatti che la RAM è saldata e non ci sono eventuali slot per l’espansione. Oltre a questo non possiamo non osservare quanto sia piccola la scheda madre con tutti i suoi componenti a bordo e quanto spazio vuoto ci sia intorno alla piccola ventola di raffreddamento. A questo proposito Lenovo avrebbe forse potuto rischiare qualcosa in più e inserire una ventola di dimensioni maggiori, con una conseguente capacità di raffreddamento più elevata e, quindi, maggiore efficienza e migliori prestazioni.

Specifiche tecniche Lenovo Yoga C740

  • CPU: Intel Core i5 10210U / 4 core a 1.6 – 4.2 GHz
  • GPU: Intel UHD Graphics
  • RAM: 8GB LPDDR4
  • Schermo: 14 pollici 16:9, 1920 x 1080 pixel 157 PPI, touch con supporto penna, IPS LCD
  • Archiviazione: Samsung SSD PM981 MZVLB512HBJQ, 512 GB
  • Porte: 1 USB 3.1 Gen 1 Type-A, 2 USB 3.1 Gen 1 Type-C, Connessioni Audio: Kombo-Audio, 1 Lettore impronte digitali
  • Rete: Wi-Fi ax Intel AX22560 / Bluetooth 5.0
  • Dimensioni: 321.8 x 214.6 x 14.9 mm / Peso: 1.37 kg
  • Batteria: 51 Wh / Alimentatore: 65 watt / OS: Windows 10 Home
  • Altro: Webcam: 720p / Altoparlanti 2x 2 W / Tastiera illuminata con LED bianchi

Intendiamoci, non che le prestazioni di questo Yoga C740 siano così negative, tutt’altro, si riescono a portare a termine tutte le operazioni più comuni senza problemi e per il 90% degli utenti questo hardware costituisce una piattaforma sufficiente per lavorare senza avere problemi di alcun tipo. I programmi più classici sono ben supportati e girano a dovere, dalla suite Office completa alla navigazione su Chrome in multitasking con oltre 10 tab aperti. Ma non solo, possiamo anche azzardare un pochino di fotoritocco base con Photoshop o esportare e catalogare le nostre foto con Lightroom senza incorrere in particolari rallentamenti. Montaggio video con Premiere Pro? Meglio se vi limitate al 1080p e preparatevi a render non esattamente fulminei.

Purtroppo non abbiamo schede grafiche discrete e nemmeno le più recenti Intel Iris Plus che garantiscono prestazioni paragonabili alle NVIDIA della serie MX. Questo particolare esclude la possibilità di giocare ai titoli più recenti anche se, per qualche minuto di svago, potete far girare senza problemi i porting dei giochi per smartphone che trovate sul Microsoft Store.

Anche qui, come sullo Yoga C940, abbiamo l’app Lenovo Vantage che ci permette di modificare i parametri legati al raffreddamento e di attivare o disattivare la modalità “Prestazioni”. Cosa cambia? Sostanzialmente si tratta di un’opzione che va ad agire su PL1 e PL2, ovvero i limiti di consumo in Watt che possono essere raggiunti dalla CPU. Nel caso della modalità silenziosa questi valori sono di 20 e 25 Watt, ma si alzano a 29 e 51 Watt in modalità Prestazioni con la possibilità di avere quindi un picco più elevato e una permanenza prolungata a frequenze superiori rispetto a quella base.

I grafici dei test mostrano un andamento tutto sommato abbastanza standard. Diciamo pure che Lenovo è stata conservativa e ha preferito mantenere un profilo che permettesse alla macchina di girare sempre a temperature molto confortevoli, privilegiando la stabilità del sistema rispetto alle prestazioni. Considerando il target penso sia una scelta intelligente e condivisibile. A testimonianza di ciò, anche durante lo stress test, con il processore e la GPU a pieno carico, la macchina è chiamata ad abbassare le frequenze dei core fino a 1.0 GHz mantenendo però temperature sempre molto contenute tra i 60 e i 70 gradi. Non ci sono quindi episodi di throttling termico e il sistema è sempre reattivo anche quando viene impegnato al massimo delle sue possibilità.

Anche all’esterno, infine, abbiamo una temperatura di esercizio sempre molto bassa. Sulla tastiera non si superano mai i 40 gradi e nella parte posteriore abbiamo uno scenario molto simile, che ci permette di lavorare tenendo il portatile sulle ginocchia senza che queste cuociano.

SOLIDO E BEN COSTRUITO

Ci troviamo di fronte ad un prodotto che riprende nello stile le ultime soluzioni Yoga, la scocca è realizzata interamente con materiali metallici molto resistenti e assemblati in maniera ottimale, una combinazione che conferisce grande rigidità a tutta la soluzione. Il pannello dietro al display non si deforma e il piano della tastiera, così come il poggiapolsi, è molto resistente e non flette.

La cerniera è qui divisa in due blocchi, al contrario di C940 che ha un’unica grande cerniera centrale con soundbar integrata, ma permette comunque di ruotare il display di 360 gradi, come prerogativa delle soluzioni Yoga. Queste cerniere appaiono molto solide e, forse, anche un filo troppo dure quando sollecitate. Non si riesce infatti ad aprire il notebook con una sola mano, per via della troppa resistenza offerta dalle stesse e della completa mancanza di un appiglio nella parte frontale che permetta una presa più salda.

La tastiera, come da tradizione Lenovo, è realizzata molto molto bene: i tasti sono stabili, retroilluminati, hanno la classica forma dei keycaps delle tastiere dell’azienda cinese e una buona corsa, che ci permette di permette di digitare in maniera confortevole e di familiarizzare molto presto con il layout. Insomma, che ve lo dico a fare? Anche questa volta con la tastiera Lenovo ha fatto centro.

Il touchpad non è enorme, anzi, ma sarebbe stato complicato inserirne uno più grande per via del poco spazio a disposizione. Resta sufficientemente ampio da permetterci di sfruttare le gesture di Windows, supportate grazie anche all’integrazione dei driver Precision.

Ai lati della tastiera troviamo poi due feritoie forate dietro le quali si celano gli speaker stereo che offrono un suono dotato di una buona qualità generale e di un volume sufficientemente elevato. Diciamo pure che, MacBook Pro 13 escluso, sono probabilmente tra i migliori set di speaker che abbiamo provato su dispositivi di queste dimensioni. Merito anche del tuning effettuato in collaborazione con Dolby che vale anche la certificazione Atmos.

E chiudo questa parentesi sull’estetica parlandovi delle porte di connessione che sono indubbiamente poche. Sul lato sinistro abbiamo il jack per le cuffie e due USB Type C 3.1, entrambe abilitate alla ricarica ma nessuna delle due con supporto Thunderbolt. Il lato opposto ospita invece una USB Type A, sempre 3.1, e il tasto di accensione e spegnimento. Avrei sicuramente gradito un lettore di schede di memoria, anche microSD, e magari una seconda USB standard dato che, se vogliamo trasportare la pennina in dotazione insieme al notebook, quella presente sarà sempre occupata dall’accessorio adibito a questo compito.

DISPLAY PRECISO E LA PENNINA E’ INCLUSA

Non ho certo dimenticato il display, indubbiamente uno degli elementi più convincenti di questo 2in1. Si tratta di un pannello da 14 pollici di diagonale, IPS LCD Touchscreen con risoluzione FullHD. Fin qui nulla di particolare ma già dalla prima accensione notiamo comunque la buona qualità dello stesso che mostra colori brillanti e una finitura anti-riflesso decente nonostante il touch.

Alla prova del colorimetro le nostre buone impressioni vengono tutto sommato confermate. Abbiamo una luminosità massima sul 100% del pannello pari a circa 250 cd/mq che salgono fino a qualcosa più di 300 includendo porzioni più piccole di schermo. Il contrasto è sufficiente e il display resta visibile senza troppi problemi nella maggior parte delle situazioni.

Ad impressionare è però soprattutto la precisione nella riproduzione dei colori. I Delta E medi sono infatti molto bassi sia per la scala di grigi che per i colori. Nel dettaglio parliamo di un valore di 2,8 per i grigi e 1,8 per i colori, entrambi sotto la tolleranza e con un errore massimo pari a 3,82 comunque molto vicino alla soglia.

Come dicevamo si tratta di un pannello touchscreen che supporta il pennino in dotazione grazie alla tecnologia Windows Ink. Pennino che mi è piaciuto molto in termini di ergonomia e che offre un buonissimo feedback anche in termini di prestazioni. La punta scorre molto bene, la reattività della traccia è buona e la sensibilità ai livelli di pressione non lascia spazio a critiche. L’unico neo sta nel sistema di trasporto di questo pennino. In confezione troviamo infatti un accessorio adibito a questo compito che si inserisce nella USB presente sul lato destro laptop, occupando così perennemente la porta e ostacolando l’accesso al tasto di accensione e spegnimento.

AUTONOMIA OTTIMA

Chiudiamo parlando di autonomia. La batteria all’interno di questo Lenovo Yoga C740 è da 51Wh; una capacità non strabiliante ma sufficiente a garantire una durata che va oltre la media. Merito sicuramente dei nuovi processori Intel che garantiscono consumi molto ridotti, ma anche dell’assenza di una GPU discreta e del display di dimensioni abbastanza contenute.

Con un utilizzo lavorativo standard sotto rete WiFi, con display al 50% di luminosità e impostazioni della batteria bilanciate, riusciamo a raggiungere le 12 ore di utilizzo continuativo. Si scende a poco meno di 11 ore se utilizziamo il notebook per guardare video in streaming su Netflix, YouTube o altri servizi simili e si arriva fino a poco meno di 2 ore di utilizzo a pieno carico.

Autonomia Lenovo Yoga C740

Consumo orario Autonomia
Internet Work in Wi-Fi -8.26 % 12.1 ore
Netflix HD Windows Store App -9.17 % 10.9 ore
Rendering / Giochi (GTX 1050 Max-Q) -51 % 1.85 ore
Draining in standby (Connected Standby Off) -0.1% 41 giorni

Luminosità schermo al 50% (circa 120 nit), audio al 50%.

In confezione trova posto un caricabatterie da 65W di dimensioni abbastanza contenute che permette di ricaricare completamente la batteria del C740 in stand-by in circa due ore. Personalmente avrei utilizzato un alimentatore con presa di corrente integrata per diminuire ulteriormente l’ingombro, magari allungando un pochino il cavo più sottile con il connettore USB-C.

CONSIDERAZIONI FINALI

Ci troviamo sicuramente di fronte ad un buon prodotto in grado di offrire prestazioni equilibrate e un’utonomia importante in ogni situazione. Mi è piaciuta la costruzione, ho apprezzato molto la tastiera e anche il display. Per quelli che sono i miei standard di utilizzo, certamente più importanti rispetto alla media, manca un poco di potenza di calcolo, tuttavia il C740 può esser considerato all’altezza delle aspettative qualora il carico di lavoro sia quello raccontato nel corso della recensione.

Ci sono difetti? Sicuramente sì; la dotazione di porte scarsa è uno di questi, ma potrei dire lo stesso della difficoltà nell’apertura del pannello e dell’assenza di un sistema di raffreddamento più efficace o di una scheda grafica un pochino più potente, ma credo che siano dei sacrifici necessari per mantenere un costo tutto sommato accettabile.

Il modello da me provato ha un listino di 999 euro anche se in questo momento è già disponibile sullo store ufficiale con uno sconto di 50 euro. A tale prezzo forse non lo acquisterei, ma qualora dovesse scendere sotto la soglia 850 euro lo prenderei seriamente in considerazione, tenendo conto della presenza dei nuovi processori, dell’SSD molto veloce e di un ottimo display penso. Anche di fronte ad alternative della precedente generazione un pochino meno costose, infatti, tenderei a scegliere il nuovo per una questione di longevità.

PRO E CONTRO

Poche porte di espansione – manca lettore di SD e ThunderboltRam non aggiornabileUna Iris Plus no avrebbe guastato

VIDEO

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Articolo originale disponibile qui

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