Renault Captur 2020 è tutto nuovo e segue la strategia del gruppo di crescere nelle dimensioni come fatto per Nissan Juke di cui vi ho parlato nell’anteprima. Per la versione dei francesi, anch’essa basata sulla piattaforma CMF-B utilizzata anche per la nuova Clio, la strategia scelta è molto diversa e ruota intorno ad una gamma motori molto completa per il segmento B, tanto da affiancare il solito – ottimo – diesel alla versione ibrida Plug-In.
Compito di questa nuova generazione è quello di replicare e superare il successo del modello precedente, venduto in più di 1,5 milioni di unità dal lancio nel 2013.
COME VA?
Renault Captur TCe130 CV è, dalla prima prova, in grado di fare bene in tutte le situazioni di guida: coppia al pari del dCi e pronta già da 1.600 giri per un benzina in grado di non far rimpiangere la guida del diesel come accadeva per le unità di Kia di cui vi ho parlato nella prova di Ceed ad esempio. Il sei rapporti è un cambio che aggiunge un po’ di personalità – finalmente – nel mondo dei manuali Renault “mass market”. Ottima posizione, leva corta, corsa corta e innesti precisi…ma non sarà disponibile in Italia dove i benzina quattro cilindri avranno di serie l’EDC 7.
La CMF-B è piattaforma che su Clio e su Juke ha dimostrato una buona rigidità ed è in grado di restituire una guida piacevole e divertente nel segmento B. Al volante di Captur, però, emergono alcuni difetti: il setup risulta meno comunicativo e la guida è più filtrata rispetto alle altre declinazioni, con un vantaggio sulla riduzione del rollio (tangibile rispetto alla precedente generazione) che però mette più distanza tra quanto accade a livello delle ruote e la percezione del conducente.
Captur si presta meno alla guida al limite, quella in cui hai bisogno di sentire più feedback possibile, costringendo maggiormente a fidarsi ed affidarsi a meccanica ed elettronica. La scelta è chiara: è un’auto fatta per essere piacevole ma non impegnativa, e in questo si perde parte della soddisfazione di portare al limite un telaio che può dare di più. Inutile dire che rispetto al vecchio modello, comunque, il passo in avanti è notevole.
L’EDC conferma ancora una volta le sue prestazioni, è un ottimo cambio automatico in questo segmento con passaggi di marcia poco percettibili e una buona gestione in modalità Sport. Sport migliora anche la risposta dello sterzo, lo appesantisce ma resta sempre la sensazione di filtro eccessivo di cui vi parlavo sopra.
Buono il comfort delle sospensioni: Juke punta di più su una guida dinamica, Captur rende più morbido (ma non cedevole) il setup a vantaggio della comodità e in questo, oltre che nella gestione degli spazi e nelle linee più tradizionali e meno coupé, tradisce una natura più familiare rispetto al collega giapponese che strizza l’occhio ad un target forse più giovanile.
I consumi si aggirano intorno ai 5/6 litri ogni 100 km per il TCe 130 dai dati raccolti durante le prove effettuate durante questa anteprima. La media del percorso è stata di 6,4 l/100 km, salendo a 8,5 con il TCe 155.
Il TCe 155 con cambio EDC si nota subito dalla console centrale con il cambio by-wire che nobilita l’aspetto dell’abitacolo e aumenta lo spazio disponibile. La spinta maggiore si nota, la potenza permette di togliersi più di qualche sfizio ma resta un motore da scegliere solo se viaggiate spesso carichi fino al soffitto oppure se volete divertirvi…e sarebbe perfetto per questo se non tornassimo al discorso sulla piattaforma di cui vi parlavo sopra. Proprio per questo, quindi, la versione consigliata è quella da 130 CV, con l’EDC per essere più comodi eventualmente. Il diesel, invece, va scelto per i grandi viaggiatori ed esclusivamente nella versione da 115 CV, inutile accontentarsi del 95 CV…a quel punto meglio puntare sul GPL o sul benzina.
DIMENSIONI E BAGAGLIAIO
Renault Captur ha dimensioni di 4.227 mm lunghezza x 1.797 mm larghezza x 1.576 mm altezza, dati che dimostrano subito la crescita ma che si notano principalmente nell’abitacolo e nel bagagliaio. Quest’ultimo vanta ora 422/536 litri che diventano 1.275 quando si abbattono i sedili 60:40.
Con un passo di 2.639 mm l’abitabilità ne guadagna: chi siede dietro ha spazio a sufficienza per le ginocchia e in altezza, anche se super l’1,80 a patto di non avere davanti un passeggero più alto.
Con gli specchietti il B-SUV francese è largo 2.003 mm e con le barre da tetto raggiunge i 1.585 mm. Nessun problema con le buche: l’altezza da terra di Captur è di 17,4 cm. Il peso a secco è tra i 1.190 e i 1.327 chilogrammi a seconda della motorizzazione (escludendo la PHEV per la quale non sono ancora stati dichiarati i dati).
ABITACOLO E INTERNI
Partiamo dal bagagliaio per spiegare il perché della doppia indicazione sulle dimensioni: Captur 2020 porta nel segmento B la versatilità di segmenti superiori grazie al divanetto scorrevole (16 cm) che permette di variare lo spazio di carico da 422 a 536 litri. Il fondo è regolabile su due livelli, quello basso o quello alto per creare un piano a filo con la soglia di carico e con lo schienale dei sedili abbattuti.
Il passo avanti nella qualità è notevole ma lo avevamo già visto nella prova della nuova Clio. Gli interni di Renault Captur 2020 sono infatti gli stessi, con la dashboard che guadagna rivestimenti in pelle alternati a plastica lucida, finiture satinate e una sezione alte morbida al tatto. Restano plastiche rigide, seppur migliorate, nel resto dell’abitacolo ma la sezione meno convincente è il tunnel anteriore che che risulta ballerino quando sollecitato con forza. Vedremo nel tempo come si comporterà in tema di scricchiolii anche se va ricordato che oggi, in generale quando si parla di plastiche automotive, la realizzazione deve sottostare a regole più stringenti di qualche decennio fa per via del modo in cui la plastica deve frantumarsi in caso di incidenti (un po’ come per i vetri).
Nella sezione ASMR del video trovate la prova tattile/uditiva con un formato che introdurremo per i prossimi video
Dietro i passeggeri sono comodi e coccolati come i segmenti superiori: i sedili anteriori hanno tasche per gli oggetti, le maniglie alte sono presenti e, soprattutto, sono presenti le bocchette del climatizzatore per chi sta dietro (assenti sul cugino giapponese) e ben due prese USB (Juke ne ha una sola). Comodo per quattro adulti o per una famiglia con tre figli.
Miglioramenti importanti per l’insonorizzazione grazie alla piattaforma e all’isolamento del vano motori, sebbene resti la rumorosità tipica del segmento B-SUV quando si supera il limite autostradale.
INFOTAINMENT, APP E TECNOLOGIA
Easy Link è la chiave della nuova strategia Renault per l’infotainment. Non solo Captur sfoggia lo schermo verticale da 9,3″ con la nuova interfaccia, ma integra Android Auto e Apple CarPlay ed è connesso con SIM 4G per i servizi live che restituiscono prezzi carburante, POI TomTom, integrazione Google per la ricerca facilitata delle destinazioni (online), traffico in tempo reale e meteo. Easy Link supporta gli aggiornamenti OTA.
Sugli allestimenti più bassi sono disponibili le versioni da 7″ e 7″ con navigatore, tutte con Android Auto e Apple CarPlay
Rispetto alla vecchia generazione il passo in avanti è abissale: la fluidità con AA e AC è perfetta e anche la navigazione dell’interfaccia nativa è molto più piacevole, sebbene non raggiunga le vette dei tedeschi nel segmento B. Discreta la reattività del navigatore integrato, un leggero lag è visibile nel pinch-to-zoom navigando la mappa.
Se Juke costringe a restare sulla strumentazione mista, nonostante un buon display da 7″ che è lo stesso degli allestimenti base per la francese, Captur sceglie di abbracciare quella digitale almeno negli optional. Il quadro strumenti da 10,2″ è personalizzabile, sempre ben leggibile.
Oltre alle due USB posteriori ci sono altre due prese USB anteriori e il caricatore wireless Qi per gli smartphone, insieme alla 12 V e all’ingresso jack da 3,5 mm. L’infotainment legge anche i video tramite USB. Infine l’app MY Renault per Android e iOS permette di localizzare l’auto, bloccare il veicolo e attivare clacson e luci, ricevere notifiche sulla manutenzione e scaricare i dati del diario di bordo.
MOTORI: BENZINA, DIESEL E GPL
A differenza di Nissan Juke che ha debuttato con il solo 3 cilindri da un litro, Renault Captur 2020 si presenta già nel 2019 con ampia scelta fra benzina e diesel a tre e quattro cilindri (tutti Euro 6D Temp)
- TCe 100 è un 3 cilindri turbo da 100 CV a 5.000 giri con 160 Nm di coppia massima a 2.750 giri.Il cambio è un manuale a 5 rapporti. TCe 100 sarà disponibile anche con doppia alimentazione a GPL
- TCe 130 è il quattro cilindri d’ingresso, disponibile anche con cambio EDC 7 o con manuale a 6 marce. La cilindrata cresce a 1.3 litri per un’unità da 130 CV a 5.000 giri e 240 Nm di coppia massima a 1.600 giri.
- TCe 155 è la versione più potente del quattro cilindri: 155 CV (5.500 giri) e 270 Nm di coppia a 1.800 giri. Disponibile solo con il cambio automatico EDC a 7 rapporti.
- Blue dCi 95 è il diesel d’ingresso, unità più che rodata che arriva nell’era dell’Euro 6D Temp con 95 CV a 3.750 giri, 240 Nm di coppia a 1.750 giri e cambio manuale a 6 rapporti
- Blue dCi 115 è la versione da 115 CV con 260 Nm di coppia massima a 2.000 giri. Il quattro cilindri diesel da 1.5 litri, in questo taglio di potenza, permette di scegliere tra manuale ed EDC 7.
Tutti i motori, escluso il tre cilindri, hanno il filtro anti-particolato. I diesel aggiungono l’SCR (con l’AdBlue) e l’intervallo di manutenzione per l’olio è di 1 anno o 30.000 chilometri.
E-TECH: IBRIDA PLUG-IN
Renault Captur PHEV da 160 CV (l’ibrida Plug-In E-TECH) arriverà nel 2020 con il nuovo benzina da 1.6 litri (80 CV) dotato di filtro anti particolato, due motori elettrici di trazione (80 CV totali) e una batteria da 9.8 kWh che promette 45 km di autonomia (WLTP) a zero emissioni nel ciclo combinato e 65 km di autonomia (WLTP) in città. La batteria è posizionata sotto al divanetto posteriore e l’auto può viaggiare con i soli motori elettrici fino a 135 km/h di velocità massima.
Come funziona Captur E-TECH Plug-In? L’ibrida a batteria si avvia sempre in modalità elettrica e utilizza un sistema di recupero dell’energia in frenata che affonda le sue radici nella ricerca dei francesi in F1.
ADAS E GUIDA AUTONOMA
Con Captur il segmento B-SUV francese abbraccia tutti i moderni ADAS entrando nella guida autonoma di Livello 2. Si parte con i soliti noti, dal monitoraggio angolo cieco con correzione attiva di sterzo al mantenimento della corsia, e si arriva alla combinazione dei vari sistemi per l’automatismo tipo Traffic Jam in autostrada e nel traffico. In questa modalità Captur mantiene l’auto al centro della corsia seguendo quella che ci precede grazie al Cruise Control Adattivo: resta la necessità di mantenere le mani al volante come spiegato nella guida sui Livelli della guida autonoma.
Traffic Jam Companion funziona da 0 a 160 km/h, è disponibile su TCe 130, TCe 155 e sulla E-TECH, è dotato di Stop & Go entro 3 secondi e centra l’auto in corsia. Il sistema lavora usando videocamera e radar e, in assenza di linee di corsia, è in grado di seguire il veicolo che ci precede. Il primo avviso arriva dopo 13 secondi di assenza delle mani del conducente sul volante, seguito da due avvisi che, se ignorati, innescano la disattivazione del mantenimento di corsia.
Presenti anche riconoscimento dei segnali stradali collegato al limitatore di velocità (l’attivazione è comunque manuale), luci e abbaglianti automatici, videocamera a 360 gradi, monitoraggio traffico in retromarcia, parcheggio automatico e frenata automatica con riconoscimento pedoni e ciclisti.
PROMOZIONE CAPTUR: USATO E GENERAZIONE USCENTE
Con il nuovo modello di Captur alle porte, l’attuale generazione può essere interessante per chi la stava tenendo d’occhio da tempo. Oggi Captur Life TCe 90 è in offerta da 11.450€ con finanziamento (13.450€ senza finanziamento) e per vetture in pronta consegna, cifra che scende a 10.450€ con Black Friday Renault disponibile per tutto novembre e relativo alla supervalutazione dell’usato. Valutate bene le condizioni della promozione sul sito ufficiale.
Il modello attuale può essere interessante in virtù dell’aggiornamento di quest’anno che ha anticipato il turbo benzina da 1.3 litri; non è facile trovarla usata ma si può provare a strappare qualche sconto sul nuovo o sul pronta consegna, così da avere i motori più recenti – usati anche dalla nuova generazione e realizzati insieme a Daimler per Mercedes – a qualche migliaio di euro in meno a patto di rinunciare alle novità tecnologiche di Captur 2020. Consigliato l’allestimento Sport Edition.
PREZZO, USCITA E ALLESTIMENTI
Full LED di serie su tutti gli allestimenti, cerchi da 16, 17 e 18″ e dischi anteriori da 280 mm. Al posteriore, su tutte le versioni, troviamo dei freni a tamburo da 9″ a differenza di Juke che monta i dischi sugli allestimenti più ricchi.
Quando esce la nuova Renault Captur? L’auto è già prenotabile in concessionaria e sarà disponibile da gennaio 2020 nelle motorizzazioni benzina e diesel. A marzo 2020 arriverà Captur GPL a cui seguirà l’ibrida plug-in E-TECH promessa per l’uscita in commercio entro la prossima estate.
Quanto costa Renault Captur 2020? La gamma parte da 17.700€ di listino arrivando a 30.600 per il diesel più potente in allestimento Initiale Paris. I benzina quattro cilindri sono disponibili di serie solo con cambio automatico EDC:
- Captur TCe 100: 17.700€ (da Life)
- Captur GPL (TCe 100): 18.500€ (da Life)
- Captur TCe 130 EDC: 23.050€ (da Zen)
- Captur TCe 155 EDC: 25.900€ (da Intens)
- Captur dCi 95: 20.850€ (da Life)
- Captur dCi 115: 23.150€ (da Zen)
- Captur dCi 115 EDC: 25.750€ (da Zen)
(ancora non disponibile, link al modello attuale)
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