In questo panorama smartphone senza grandi idee e progetti già triti e ritriti non è facile trovare un prodotto che risvegli la mia scimmia nerd. Vivo X80 Pro in questo è una delle poche eccezioni, mi ha sempre intrigato, vuoi per il nome “Vivo” un po’ fuori dai circuiti tradizionali, vuoi per i trascorsi del brand che in passato si era fatto notare per soluzioni originali e quasi estreme, vuoi per una scheda tecnica obiettivamente importante.
Non avevo ancora avuto la possibilità di provarlo a lungo per capirne fino in fondo le potenzialità, così nelle ultime settimane mi son preso quel tempo e vi racconto oggi come mi sono trovato, quali sono le novità portate con Android 13 e perché seguirò con trepidazione il futuro di questo brand, a partire dall’imminente Vivo X90 Pro.
INDICE
BENE SUI FONDAMENTALI
Prima di tutto trovo che Vivo X80 Pro abbia un design spavaldo il giusto, nel senso che ha alcuni elementi ben distinguibili e raffinati come è normale che sia collocandosi sulla fascia altissima del mercato. Il ragionamento è che acquistando un prodotto da oltre 1000 Euro ci sta che il design non sia anonimo, ma anzi un po’ appariscente, se vogliamo anche un po’ estroso. In questo caso i bordi curvi del display ma soprattutto la back cover con una gigantesca isola dedicata al gruppo ottico sono elementi che non passano inosservati.
Aggiungo che in confezione c’è una cover particolarmente curata, con finitura in pelle sintetica, una finezza che ho molto apprezzato.
DISPLAY
La qualità è elevatissima, arriva a toccare i 1500 nit che significa perfetta leggibilità all’aperto, è un LTPO e viene gestito perfettamente sul refresh rate, variando dinamicamente tra 1 e 120 Hz senza mai un intoppo o un setting approssimativo. Non è affatto scontato, prodotti come Galaxy S22 Ultra e Pixel 7 Pro sono imperfetti da questo punto di vista.
PARTE TELEFONICA E CONNETTIVITA’
Sono un mezzo maniaco di questo comparto, lo ammetto. Non pretendo che lo smartphone prenda in anche nei bunker, ma che abbia un funzionamento lineare e affidabile, questo sì. Provando tanti smartphone credetemi che non sono pochi quelli che manifestano comportamenti anomali, ad esempio nel cambio celle, oppure passando da WiFi a 4G, altri hanno problemi con il Bluetooth, altri ancora vanno in confusione con due sim installate.
Su Vivo X80 Pro non ci sono sorprese, anche con il nuovo aggiornamento tutto ok. L’ho sempre usato in dual sim e ho notato che il consumo di energia non differisce molto dalla condizione di single sim.
PRESTAZIONI
Anche qui, nessuna sorpresa negativa e anzi, con il nuovo Funtouch OS lo smartphone sembra ancora più veloce. Dico “sembra” perché credo che la sensazione sia più che altro dovuta a nuove animazioni più veloci, ma d’altra parte è sempre stato uno smartphone reattivo. L’aspetto più interessante è che pur essendo spinto da uno Snapdragon 8 Gen 1, non propriamente un motore “tranquillo”, lui raramente manifesta un surriscaldamento e mai lo si trova rallentato o ingolfato a causa delle temperature.
AUTONOMIA E RICARICA
Ecco, sulla capacità della batteria forse si poteva fare qualcosa in più: considerate le dimensioni generose 4700 mAh non sono nemmeno tantissimi. In realtà son sempre riuscito a chiudere la giornata senza grossi problemi, generalmente con 6 ore di display attivo, segno che comunque il software è ben ottimizzato.
Sulla ricarica nulla da dire, 80 Watt con cavo e 50 Watt wireless sono più che sufficienti per non rappresentare una scocciatura. Ci sono prodotti che si spingono ancora più su ma sulla fascia premium Vivo X80 Pro è comunque uno dei migliori, bene così.
AUDIO E MULTIMEDIA
L’audio che fuoriesce dai due altoparlanti stereo è favoloso, potente e corposo, equilibrato tra destra e sinistra, ben presente anche sui bassi. Gli stessi speaker si usano anche per il vivavoce che risulta così efficace anche in ambienti rumorosi, allo stesso modo però il comfort è elevato in chiamata, usando la capsula auricolare.
Bene infine sulla parte audio in cuffia, è presente un DAC dedicato ed è possibile attivare una riproduzione HiFi in modo selettivo per determinate app. Non mancano poi una serie di opzioni software per la calibrazione dell’audio in base alla conformazione fisica dei nostri padiglioni auricolari e in base all’età biologica dell’utente. Meglio di così è impossibile chiedere!
LA CHICCA
La chicca è il lettore di impronte digitali ultrasonico, fantastico e senza alcun dubbio la miglior soluzione tecnica vista fino ad oggi su uno smartphone. Prima di tutto è sicuro, ben diverso dai classici sensori ottici, ma ciò che vi stupirà sono altre due caratteristiche: la superficie di lettura e la velocità.
Davvero un lettore di impronte super veloce come questo cambia tutto, pensate solo che mediamente sblocchiamo lo smartphone dalle 100 alle 150 volte al giorno. Il vantaggio della rapidità di lettura è chiaro, si sfiora con il polpastrello e via, mentre la superficie così ampia permette di appoggiare il dito distrattamente, senza attenzione ed essere sicuri che in una frazione di secondo lo smartphone sarà sbloccato.
Vivo poi ha implementato una funzione intelligente che sfrutta le ampie dimensioni della zona di lettura. A seconda di dove appoggiamo il dito lo smartphone potrà sbloccarsi entrando in un’app o in un’altra, oppure semplicemente nella home. L’utente può personalizzare la posizione dei due target e quella dello sblocco generico. Spero che altri produttori riescano a copiare questa implementazione di Vivo, è una di quelle cose che fan la differenza.
SCHEDA TECNICA
- display: 6,78″ QHD (3200 x 1440 pixel) curvo, AMOLED E5 LTPO, refresh rate variabile 1-120Hz, MEMC, luminosità massima 1500 nits, HDR10+, vetro SCHOTT Xensation Up.
- processore: Snapdragon 8 gen 1, octa-core, GPU Adreno 730, 4nm,
- core: Kryo 780, 1*X2(3.0GHz) 3*A710(2.5GHz) 4* A510(1.8GHz)
- memoria:
- RAM: 12GB LPDDR5
- storage: 256GB UFS 3.1
- fotocamera:
- posteriore:
- 50MP con sensore Samsung GNV da 1/1.3″, ottica con apertura f/1.57, OIS, 1G+6P Lens
- 48MP con sensore Sony IMX598, ottica ultra grandangolare con apertura f/2.2, 6P Lens
- 12MP con sensore Sony IMX663, ottica portrait 50mm, ottica con apertura f/1.85, gimbal
- 8MP, ottica periscopica, OIS, zoom ottico 5X, apertura f/3.4, 60x super zoom
- led flash, autofocus laser, rivestimento antiriflesso Zeiss, ottiche Zeiss, chip V1+
- anteriore: 32MP, ottica con apertura f/2.45, 80°, 1/2.8”, 0.8μm
- posteriore:
- registrazione video: MP4 fino a 4K@60fps, 8K@30fps
- sensore di impronte: integrato nel display, ultrasonico
- audio: CS43131 Hi-Fi Chip, Dual Stereo Speaker, Hi-Res Audio
- sistema operativo: Android 12 con Funtouch OS 12
- connettività: Dual Nano SIM, 5G SA/NSA, Dual 4G VoLTE, Wi-Fi 6 802.11 ax (2,4GHz + 5GHz), Bluetooth 5.2 (Bluetooth 5.3 nella variante con soc Dimensity), NFC, GPS (L1+L5 Dual Band) + GLONASS, USB Type-C 3.2 Gen 1, DP display output, USB On-The-Go (OTG).
- batteria: 4.700 mAh, supporto ricarica rapida 80W, ricarica wireless 50W (TÜV Rheinland Fast Charge Certification)
- dimensioni e peso:
- 164,57×75,3×9,10mm
- 219 grammi
- altro: certificazione IP68,
- colore: Cosmic Black
- Valori SAR: testa: 0.98 W/kg, corpo: 1.09 W/kg, arti: 3.04 W/kg
ANDROID 13 / FUNTOUCH OS 13
Da quando Vivo è tornata in europa un paio di anni fa, con il suo FuntouchOS dapprima ero stato piacevolmente colpito dalle buone intenzioni di non trasporre semplicemente il software cinese anche nel nostro mercato, ma di realizzare una UX ad hoc per le abitudini occidentali, successivamente ero invece rimasto un po’ perplesso dalle minime innovazioni che erano state apportate nel tempo, con una interfaccia sostanzialmente ferma a quella del debutto.
Questa perplessità diventò più evidente quando provai per la prima volta X80 Pro, uno smartphone ineccepibile dal punto di vista tecnico nel quale emergeva in modo lampante una qualità generale del software non all’altezza della situazione. Capite quindi perché con grande curiosità mi sono approcciato all’aggiornamento ad Android 13, con la curiosità di capire se Vivo era riuscita ad imprimere un salto di qualità.
La risposta breve è sì, quella più ragionata è che rimangono ampi margini di miglioramento ma che la direzione è senza dubbio quella giusta. Fin dalla prima configurazione si nota una grafica più curata, migliorata nelle animazioni, nelle spaziature e nella chiarezza dei menù. Finalmente è stata aggiunta una completa modalità di personalizzazione grafica che consente di applicare temi automatici che coinvolgono tutte le parte della UI.
All’interno di iManager c’è la possibilità di limitare il tempo di utilizzo delle singole app e attivare una funzione chiamata “raffreddamento telefono” che va a bloccare alcuni processi e abbassare la frequenza di clock per favorire il calo delle temperature.
Si possono ora nascondere foto e video o limitare l’accesso delle app alla libreria personale, e sono stati aggiunti alcuni controlli nell’app fotocamera.
A mio parere ci sarebbe ancora spazio per un po’ di caratterizzazione in più, specialmente nell’impostazione grafica e magari qualche funzione aggiuntiva ad esempio una modalità desktop che possa sfruttare l’uscita video sulla porta type-c. Come dicevo la strada è giusta e su questo top di gamma non si può certo dire che Vivo sia rimasta indietro con gli aggiornamenti.
FOTO AL TOP
Sulle foto Vivo X80 Pro è una sicurezza, l’abbiamo visto all’opera prima nella guida all’astrofotografia, dove è riuscito a tirar fuori ottimi scatti, poi a confronto con i migliori top di gamma 2022.
Proprio sul confronto vorrei tornare perché è lì che si riesce ad avere un riferimento. Innanzi tutto è uno smarphone che non teme rivali in fatto di versatilità: 1 principale da 50 MP, 1 ritrattistica 2X, una ultrawide con FOV di 114 gradi e un teleobiettivo periscopico 5X.
E poi è sulla qualità che a conti fatti diventa per molti aspetti un riferimento. L’unico aspetto migliorabile è l’intervento software importante nelle scene notturne e diurne, che porta ad avere foto fin troppo illuminate in un caso e con un HDR spinto nel secondo. Un aspetto che parzialmente si può mitigare disattivando il riconoscimento scena con AI. In realtà, come spesso ho detto nel confronto, è impressionante come Vivo X80 Pro riesca a tirar fuori luce dove non esiste e i colori nelle zone sottoesposte nelle foto alla luce del sole.
Nei ritratti poi è quello che riesce ad avere un bokeh simulato progressivo e molto simile ad uno sfocato ottico, ma se la cava bene anche sulla ultrawide e sul periscopico, anche se per quest’ultimo la risoluzione relativamente bassa (8 MP) pesa un po’ sul rendimento finale.
Molti miei colleghi della stampa l’hanno definito il miglior camera phone del 2022, io non sono completamente d’accordo perché il software penso abbia ancora margini di miglioramento, ma senza ombra di dubbio è sul podio e in molti contesti di scatto sul gradino più alto.
IN CONCLUSIONE
La riprova di Vivo X80 Pro mi ha confermato le grandi qualità di questo smartphone, accendendo ancor di più la curiosità per ciò che ci riserverà il futuro. Provandolo risulta evidente che si tratti di un prodotto con tutti gli attributi al posto giusto, nel quale emerge la grande esperienza del brand, saldamente tra i più importanti player del mercato cinese.
E’ una conferma perché nel tempo è migliorato e con Android 13 ha portato finalmente ad un livello successivo il software, ora capace di assistere tutta la bontà dell’hardware.
C’è poi un discorso puramente personale che mi fa interessare al mondo di Vivo: lo vedo infatti ancora come un brand di nicchia, con molte potenzialità di crescita e buona voglia di sperimentare. Il fatto che immetta sul mercato pochi prodotti ma buoni, con soluzioni tecniche notevoli e un software che ogni volta viene tangibilmente migliorato, lo rende ai miei occhi un brand da tenere d’occhio e al quale approcciarmi con la sana curiosità di un appassionato di tecnologia. Per me è una sensazione impagabile.
Discorsi da appassionato a parte, che comunque sono certo che molti di voi potranno condividere, c’è da fare i conti con la realtà di un prezzo di listino alto, che continua a trattenere lo street price e di certo limita la potenziale platea di X80 Pro.
Ma la fiducia verso Vivo non manca, ora mi aspetto continuità e prodotti di peso.
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(aggiornamento del 28 novembre 2022, ore 12:05)