Oggi la Terra passa per il punto della sua orbita più vicino al Sole (perielio), che corrisponde ad una distanza di oltre 147 milioni di chilometri. Un ‘saluto ravvicinato’ al quale il Sole risponde con due macchie solari di debole entità, osserva il fisico solare Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’università di Trieste.
Anche la mappa delle regioni attive sull’emisfero solare non visibile dalla terra ottenuta dall’osservatorio Solar Dynamics Obesrvatory (Sdo) della Nasa non riporta la presenza di regioni attive intense; il campo geomagnetico non è perturbato e il livello di attività solare è molto basso.