Che invidia per le nuove generazioni che hanno a disposizione strumenti fantastici come l’intelligenza artificiale! Ma in realtà questa invidia è anche mista a paura, dal momento che basta pochissimo per tramutare questi fantastici ausili in lame a doppio taglio. Ho voluto provare alcuni di questi strumenti, come NotebookLM di Google, per circa tre mesi, in modo da capirne le potenzialità e le criticità.
Tendenzialmente l’utilizzo di questi strumenti basati sull’IA punta a ridurre drasticamente il tempo di alcune ricerche, riepiloghi, riassunti, sbobinature ed inoltre ci mette a disposizione una sorta di “compagno virtuale” con il quale interagire per porre domande, ampliare gli argomenti e capire al meglio i propri errori. Tutto ciò, tra l’altro, si può fare in maniera gratuita, così da essere alla portata di tutti.
Avere uno strumento come NotebookLM, ai tempi del liceo o della prima università sarebbe stato una bella svolta.. ma forse anche un grande rischio! Per l’appunto gli strumenti a disposizione sono tanti ma vanno saputi calibrare e usati nel giusto modo, poiché il rischio di semplificare troppo il nostro flusso di studi rischia di eliminare completamente il metodo con il quale apprendiamo le cose e cerchiamo di scoprirle e di ridurre drasticamente l’apprendimento.
Se c’è qualcuno che può fare quasi tutto al nostro posto, perché dovremmo farlo noi? Ecco, se si riesce a bilanciare bene l’uso dell’IA, molto probabilmente ci troviamo davanti ad un grosso aiuto, se invece ci lasciamo sopraffare da strumenti tali avremo sicuramente nel breve un grosso aiuto ma nel lungo periodo ci rimarrà davvero poco di quanto avremmo dovuto e potuto apprendere.
PERCHE’ NOTEBOOKLM: Una Intelligenza Artificiale “Genuina”
Ho deciso di mettere tutto il focus di questo articolo su NotebookLM per varie ragioni: è gratuita, è basata su Google Gemini 1.5 Pro (attualmente) e funziona in locale. Cosa significa funzionare “in locale”, per i meno avvezzi? In pratica l’IA elaborerà le informazioni e ci darà risposte solo in base ai materiali che noi andiamo a caricare all’interno di essa, dello spazio che abbiamo a disposizione, dei nostri quadernoni insomma.
Questa è la vera genialata, oltre al recente aggiornamento che permette di tramutare i nostri documenti, video, siti web o presentazioni caricate in podcast. Sì, ora NotebookLM permette di generare anche dei podcast, con due voci dialoganti, in base a ciò che desideriamo, una vera svolta per chi sfrutta molto questo metodo comunicativo.
Tornano a noi sfruttare soltanto contenuti “in locale” significa evitare ogni rischio di allucinazione e di estrema positività nelle risposte dell’IA. Dal momento che ChatGPT, Google Gemini e via dicendo pescano informazioni ed elaborano risposte in base a ciò che si trova online, esclusi alcuni scenari, se online sono scritte inesattezze, ci troviamo di fronte ad ADV non dichiarate o l’IA semplicemente fa un calderone inesatto di informazioni, ci troveremo di fronte a delle risposte completamente sballate, dannose per il nostro studio.
Avere invece la possibilità di sviluppare risposte, domande, sintesi e podcast, soltanto sui materiali che carichiamo noi personalmente, riduce drasticamente, per non dire che lo azzera totalmente, l’incombenza di tali rischi. NotebookLM ovviamente non è un programma Open Source, seppur sia gratuito, ma ultimamente alcuni sviluppatori su GitHub hanno reso disponibile un “Open NotebookLM” che permette di generare podcast da PDF che carichiamo noi. Gli unici limiti sono la durata massima di 3-5 minuti, seppur possiamo scegliere svariate impostazioni, mentre quello di NotebookLM può andare ben oltre i 20 minuti.
PRIMO APPROCCIO: UNA INTERFACCIA PULITA
Il primo approccio è essenziale e per usare NotebookLM vi basterà sfruttare un vostro account Google per essere catapultati all’interno della homepage del nostro assistente IA. L’approccio è quello di una classica IA con chatbot: una volta creato o aperto un “notebook” esistente, un quaderno, ci troveremo di fronte alla classica stringa dove digitare del testo. Se all’interno del nostro quaderno non c’è ancora nessun materiale caricato dovremo prima caricare dei doc/pdf, un link di un sito web o di un video youtube o delle presentazioni powerpoint.
Per dare un tono di colore e personalizzazione possiamo affidare ad ogni notebook una emoji: nel mio caso. usando la bandiera del portogallo, la copertina del quadernone assumerà dei toni di rosso e verde. Aperto il quadernone ci troviamo sulla sinistra tutte le fonti che abbiamo caricato ed un tasto “+” per aggiungerne di nuove. Al centro troviamo le “note” ovvero delle chat con l’IA che possiamo salvare così da essere riprese in futuro o continuare un dialogo basato su quelle note. Le note possono anche essere scritte a mano.
E se aggiungiamo nuovi materiali le note si aggiornano? Più o meno, basterà andarci ad interagire di nuovo per aggiornare il tutto effettuando una “Critica”. Non solo perché selezionando una o più note possiamo effettuare varie operazioni come: “Riassumi”, “Suggerisci Idee Correlate”, “Crea una Guida Allo Studio”, “Crea uno Schema” o “Combina in una Nota”. Ma come le generiamo quindi queste note, per poi andarci ad interagire?
Come detto poco prima le note si generano dalle chat con l’IA, ma nessuno ci nega di scriverle anche a mano. Alla sinistra del nostro box di scrittura sono riportare le origini in uso. A sinistra infatti possiamo spuntare quale fonti utilizzare per sviluppare la nota, mentre sopra alla chat notiamo come ci sono delle domande suggerite dall’IA.
Se ci sentiamo un po’ persi durante il nostro studio c’è poi il comodo pulsante “Guida di Notebook” dove potremo avere degli aiuti su come proseguire il nostro studio, ad esempio creando una lista di “Domande Frequenti” o “Creare una Sequenza Temporale”, avremo un riepilogo brevissimo delle fonti selezionate, delle domande suggerite ed infine avremo la possibilità di creare dei Podcast.
Attenzione: tutto ciò che carichiamo su NotebookLM, a differenza del classico Gemini, non viene utilizzato per addestrare l’IA. Ciò non significa che se forniremo un feedback le nostre query non possano essere prese in analisi da alcuni revisori, seppur tutto ciò sia ben descritto in primo piano poco sopra le nostre fonti caricate, la trasparenza prima di tutto.
LA NOVITA’: I PODCAST
A differenza di “Open NotebookLM” dove possiamo scegliere il tono della conversazione e la lingua, incluso l’italiano, su NotebookLM possiamo sfruttare soltanto la lingua inglese e l’impostazione base vocale, che comunque risulta abbastanza gradevole e non troppo formale. Sarei falso nel dirvi che il podcast generato da NotebookLM sia facilmente asseribile a qualcosa di “artificiale”, considerando quanto naturali le voci siano, come interagiscono fra di loro, le esclamazioni di stupore che fanno, i commenti indiretti, tutto assomiglia ad un vero e proprio podcast.
Come riporta Google però questa funzionalità è ancora un esperimento.
- I riassunti audio (incluse le voci) sono create con l’AI, pertanto potrebbero esserci imprecisioni e disturbi audio.
- I riassunti audio non offrono un quadro completo o oggettiva di un argomento, ma semplicemente un riflesso delle tue fonti.
- Al momento i riassunti audio sono disponibili solo in inglese.
- La generazione di un riassunto audio può richiedere diversi minuti. Nel frattempo, si possono svolgere altre attività.
- Devi disporre dell’accesso in modifica a un notebook per generare o eliminare un riassunto audio.
- Puoi condividere il tuo feedback su un riassunto audio utilizzando i pulsanti Mi piace e Non mi piace.
IL PODCAST GENERATO SU OLTRE 11 FONTI SU KI ZERBO ED IL PANAFRICANISMO
Non abbiamo poi modo di avere dei “capitoli”, così da poter saltare da una parte all’altra facilmente o recuperare in futuro una parte che effettivamente ci interessava. Navigare all’interno del podcast è insomma ancora molto scomodo. Fortunatamente i podcast sono scaricabili, così da ascoltarli offline, e sono anche condivisibili tramite link o accesso pubblico. Seppur i podcast di “Open NotebookLM” siano quindi molto più brevi, tra l’italiano e la possibilità di fare domande mirate da affrontare nel podcast, risulta forse più efficace. Anche su NotebookLM possiamo creare dei podcast su domande mirate ma svilupparne diversi non è comodissimo, essendo costretti prima a cancellare quello precedente.
UN VERO ASSISTENTE VIRTUALE
Una volta caricata una fonte come interagiamo con essa, escluso il box dedicato alla chat? Cliccando sull’Origine abbiamo una “Guida alla Origini”, una sorta di riassuntone con anche gli argomenti principali in evidenza. Cliccando i vari argomenti genereremo automaticamente un comando in chat “Discuti”, così che l’IA andrà ad approfondire quel tema, specificatamente per quella fonte.
All’interno della risposta è fondamentale la presenza della fonte, il testo preso in analisi dall’IA e dal quale si è generata quella porzione di risposta. Per quattro righe di risposta potremo avere anche più di dieci porzioni di testo prese in analisi e sfruttate come fonte. Cliccando sul numero della fonte verremo rimandati al testo preso in analisi, così da poter effettuare un controllo fine ed evitare quel minimo rischio di risposte inesatte.
Nel caso scegliessimo un video YouTube come fonte, anziché il testo avremo una trascrizione del nostro video, ovviamente anche in Italiano. Come per i PDF o DOC avremo un riassunto e gli argomenti chiave da discutere. Nel caso di libri con immagini o presentazioni con immagini potremmo avere risposte con anche la presenza di immagini, una novità delle ultime versioni di NotebookLM.
Creando invece una guida allo studio, dalle nostre note, cosa otteniamo? Delle domande chiave, così da focalizzare la nostra attenzione sui temi più caldi, un glossario dei termini chiave ed infine le figure chiave come i personaggi storici dei nostri studi.
IL RISCHIO DI USARE L’IA PER STUDIARE
Tutto ciò che vi ho appena descritto è semplicemente fantastico e principalmente ci permette di risparmiare una enormità di tempo. Anche soltanto nella prima fase di schematizzazione, creazione delle note, della guida allo studio e dai riepiloghi ed argomenti principali delle fonti, otteniamo una quantità di cultura e nozioni degna di nota. Il rischio, dall’altra parte, è che però tutte queste semplificazioni vadano totalmente a soppiantare la nostra ricerca del metodo di studio ed infine il nostro studio.
Uno dei pochi meriti che posso riconoscere al nostro sistema scolastico, seppur non sia sempre vero, è l’insegnamento del metodo, sia di studio che di pensiero. Se si ha la fortuna di avere dei buoni insegnati è molto probabile che a prescindere dall’indirizzo di studi che si segua, si uscirà dalle scuole, istituti tecnici o professionali e licei con un ottimo pensiero critico e spirito di adattamento.
Non sono sempre fondamentali le materie che studiamo ma è il modo in cui ci approcciamo ad esse e come cambia il metodo di studio il vero valore aggiunto per la nostra formazione. Se riusciamo a massimizzare tutto ciò, usciremo dal sistema scolastico e/o universitario con una grande capacità di ragionamento, sia nel privato sia nell’ambito lavorativo, sia di pensiero.
Il rischio dell’Intelligenza Artificiale, applicata allo studio, è che ci elimini gran parte di tutto ciò. Se non ci interessa una materia come “Fisica” o “Matematica” e lasciamo fare tutto all’IA sicuramente avremo risparmiato tantissimo tempo e magari otterremo anche dei buoni voti, nel breve, ma cosa ci rimane su lungo termine di tutte quelle ore di insegnamento? Probabilmente nulla.
Nel caso del mio esame di “Africa Contemporanea” non è stato sicuramente divertente star lì ad apprendere infiniti nomi, difficilissimi da ricordare, di una etnia e paese comunque distante dal nostro, con tantissime date ed avvenimenti peculiari. Cosa mi ha lasciato nel concreto quell’esame ad oggi? Poco da un punto di vista delle nozioni, tanto da un punto di vista culturale ma più di tutto mi ha permesso di creare un metodo di apprendimento dedicato a quella tipologia di sfida. Un pensiero, un’applicazione allo studio che una volta interiorizzata riusciremo a sfruttare in varie situazioni di vita e soprattutto di vita lavorativa.
Se ai tempi avessi avuto a disposizione l’intelligenza artificiale e ne avessi abusato probabilmente avrei avuto un miglior voto all’esame, probabilmente non lo avrei dovuto ripetere due volte ed infine avrei risparmiato tantissimo tempo da dedicare ad altro (ai tempi probabilmente videogiochi), ma ciò non mi avrebbe minimamente aiutato in un percorso di crescita personale.
Tutto ciò per dire che l’Intelligenza Artificiale è uno strumento potentissimo e rivoluzionario, ma applicato allo studio va comunque ben dosato e non abusato. Quando si studia, soprattutto argomenti e materie che non ci interessano, spesso lo si fa per allenare la nostra mente, svilupparla, renderla competitiva e capace di affrontare le situazioni e argomenti più disparati.
Se si riesce a trovare il giusto equilibrio, sfruttare l’IA per organizzarsi, come verifica finale, come seconda mappa concettuale, come ausilio nel creare strumenti che prima non c’erano, come i podcast e via dicendo, sicuramente avremo uno strumento unico fra le mani e rivoluzionario.
E voi avete mai usato NotebookLM o l’IA in generale per studiare? Pensate che possa sostituire completamente lo studio manuale ed autonomo? Fateci sapere la vostra qui nei commenti.
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