L’idea è abbastanza semplice: abbiamo preso 6 dei migliori smartphone su piazza e visto come rispondono al gioco più in voga del momento, ovvero Call of Duty: Mobile. Il titolo sta letteralmente sbancando sia su PlayStore (oltre 100 mln di download) sia su App Store (1° nella categoria Azione), un nome di peso che contribuirà di certo a questa transizione gaming su mobile, ben oltre i fenomeni Candy Crush e suoi simili.
Sappiamo bene che proprio su smartphone si gioca sempre di più, a conferma le stime tratte dal report 2019 della società di ricerca Newzoo: il mercato complessivo vale circa $152,1 Mld (+9,6% YoY) e gli “smartphone games” rappresentano la fetta più importante con il 36%, ovvero un business da $54,9 Mld che supera perfino quello delle console, in ascesa ma fermo sui $47,9 Mld. Se poi volessimo considerare anche i tablet, al 36% sopra citato dovremmo aggiungere anche un altro 9% che vale circa $13,6 Mld.
Insomma, software house e produttori punteranno sempre di più su questo fronte e titoli impegnativi come COD Mobile rendono perfettamente l’idea, offrendo oltretutto un assist a coloro che realizzano top di gamma e devono spiegare ai clienti una richiesta economica maggiore. D’altronde i medio gamma sono sempre più potenti, completi e interessanti, spesso fin troppo simili ai costosi flagship.
Oggi abbiamo così deciso di fare una prova inconsueta, volta ad evidenziare pro e contro di alcuni dei migliori rappresentanti dell’universo mobile alla prova di un titolo impegnativo. D’altronde tutti i brand richiamano in fase di lancio (e piani di comunicazione) proprio il gaming, mostrando capacità “uniche e superiori” rispetto alla concorrenza. Adesso è arrivato il momento di vedere se questi slogan sono veritieri, analizzando innanzitutto i consumi nel corso di una sessione di gioco di 30 minuti e il loro comportamento nel gioco.
I PROTAGONISTI LI CONOSCIAMO GIÀ BENE
Nessuna scusa, nessun appiglio, questi smartphone sono i migliori dei rispettivi brand e montano i SoC mobile più prestanti, ad eccezione del P30 Pro di Huawei con il suo Kirin 980 (ormai c’è in giro il Kirin 990). A dire il vero abbiamo una gran varietà di chip sul tavolo, vediamoli nel dettaglio qui di seguito evidenziando alcune delle specifiche tecniche.
Tutti sono perfettamente in grado di gestire anche i giochi più pesanti, non è certo una novità, poco importano quindi le differenze di memoria RAM o clock dei processori, l’esperienza risulta in ogni caso estremamente fluida. Per l’occasione abbiamo impostato al massimo gli effetti grafici e, laddove possibile, portato al massimo risoluzione e refresh rate del display. Quindi 120Hz su Rog Phone 2 (in “X Mode”) e 90Hz su OnePlus 7T Pro, risoluzione QHD+ per Galaxy Note 10+.
Per tutti massima luminosità del display e connessione sotto la medesima rete WiFi a 1000 Mbps (teorici), condizioni quindi di massimo consumo e partenza dal 100% di carica.
COME SI SONO COMPORTATI NELLA PROVA
Nel primo round abbiamo utilizzato Galaxy Note 10+ (Recensione), OnePlus 7T Pro (Recensione) e Rog Phone 2 (Recensione). Il primo ci ha piacevolmente sorpresi nei punti che un po’ già conoscevamo: audio e display, con forellino anteriore della fotocamera che non impaccia minimamente e bordi edge che offrono una vista più immersiva sul campo da gioco. Di certo riscalda un po’ dopo mezzora di gioco nella parte posteriore, ma non più del normale.
OnePlus è invece l’unico di questo giro che vanta un display senza interruzioni grazie alla fotocamera pop-up, pannello OLED quindi protagonista grazie anche alla possibilità di impostare il refresh rate a 90Hz. Abbiamo riscontrato un surriscaldamento nella parte circostante le fotocamere posteriori.
Infine c’è il Rog Phone 2, di certo il più in tema con la prova della giornata che parte con il grande vantaggio di essere il gaming phone per eccellenza: display ampio e dita che scivolano molto bene, la marcia in più la forniscono gli Air Trigger personalizzabili e tutto il software Game Genie nel suo complesso.
Nota importante riguarda i 120fps. Abbiamo usato tutti i device al massimo delle prestazioni ma è chiaro che ROG ha un consumo maggiore in proporzione, solo perchè usato ad un livello superiore che gli altri non raggiungono.
Secondo round che vede protagonisti i rimanenti tre smartphone, partiamo quindi da P30 Pro (Recensione): di certo il più “fresco” nonostante i 30 minuti di gioco intenso, con un trattamento olefobico del display che non lascia scivolare bene le dita e un piccolo notch centrale che non intralcia ma neanche aiuta. Segue il Mi 9T Pro (Recensione), forte di un panello senza interruzioni (pop-up camera) ed un’esperienza di gioco piacevole, senza strani surriscaldamenti.
Infine c’è l’iPhone 11 Pro Max (Recensione), con un ottimo feedback audio e un notch importante che non rende comunque complicata l’interazione su schermo. Sarebbe certamente meglio non averlo ma non risulta comunque un problema. Scivolano poco le dita sull’ottimo display OLED, dalla nostra prova è quello che consuma apparentemente meno in questo piccolo ma esclusivo gruppetto. Nel dettaglio:
- Xiaomi Mi 9T Pro: 4.000mAh di partenza e 400mAh consumati (10%)
- OnePlus 7T Pro: 4.085mAh di partenza e 408,5mAh consumati (10%)
- Samsung Galaxy Note 10+: 4.300mAh di partenza e 473mAh consumati (11%)
- Huawei P30 Pro: 4.200mAh di partenza e 205mAh consumati (5%)
- iPhone 11 Pro Max: 3.969mAh di partenza e 159mAh consumati (4%)
- Asus Rog Phone 2: 6.000mAh di partenza e 480mAh consumati (8%) – Consumo con display a 60fps 300mAh (5%)
LA NOSTRA CLASSIFICA
- Asus Rog Phone 2 vince grazie alle casse frontali, ad un impugnatura ottima e ad un display imbattibile per il gioco. AirTrigger il Plus unico.
- OnePlus 7T Pro display immersivo, nessuna tacca ma non riesce a strappare lo scettro a Rog. Prestazioni comunque eccellenti
- Samsung Galaxy Note 10+ audio veramente eccellente, display con un piccolo foro che non disturba troppo ma temperature superiori agli altri e consumi maggiori.
- iPhone 11 Pro Max si conferma l’ottimizzazione, Software, qualità schermo. Peccato Notch e display con meno scivolamento oltre all’audio che tende a chiudersi con l’impugnatura orizzontale.
- Huawei P30 Pro gestisce ottimamente i consumi ma la risoluzione del gioco non è al pari degli altri. Dettagli, piccoli ma comunque importanti. Il Notch lo fa slittare al penultimo posto insieme alla qualità audio.
- Xiaomi Mi 9T Pro anche se il prezzo è più competitivo e lo schermo non ha interruzioni, i consumi non sono bassi e gli manca quel qualcosa in più per superare i suoi avversari.
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(aggiornamento del 12 ottobre 2019, ore 03:41)