Dopo aver trascorso una settimana intensa con il Galaxy S25 Ultra, posso finalmente condividere con voi buona parte dei miei giudizi a proposito di questo smartphone. L’ho utilizzato come mio telefono principale sin dal giorno in cui è stato ufficialmente annunciato, ovvero il 22 gennaio, e l’ho messo sotto torchio in lungo e in largo. Tuttavia, è fondamentale precisare che a questa recensione mancherà una parte, quella legata al software e all’AI, poiché un aggiornamento software previsto tra il 4 e il 6 febbraio introdurrà alcune novità e migliorie importanti, in particolare per la lingua italiana, e sono elementi che potrebbero cambiare in modo significativo l’esperienza d’uso in questi termini. Nonostante ciò, dato che sono attualmente disponibili una serie promozioni molto interessanti, che termineranno il 6 febbraio, ho deciso di parlarvi dell’hardware, del design e delle mie prime impressioni su questo dispositivo, in modo che possiate avere un quadro quanto più completo prima che queste offerte scadano.
INDICE
DESIGN E COSTRUZIONE
Iniziamo subito dal design, un argomento che ha suscitato molte discussioni sin dalle prime ore dopo il lancio. Beh, a mio parere le critiche che lo paragonano ad iPhone, affermando che Samsung si sia un po’ troppo ispirata al melafonino, sono decisamente senza senso. Dire che assomiglia a un iPhone solo perché i bordi curvi sono stati eliminati è sinonimo di molta superficialità. Le differenze sono infatti palesi e non si limitano a degli angoli decisamente più accentuati, troviamo infatti anche un layout delle fotocamere tipicamente Galaxy, un diverso posizionamento dei tasti, la presenza del pennino e un unico piccolo foro centrale per la fotocamera frontale, a differenza della ben più vistosa Dynamic Island presente sugli iPhone. Sono perfettamente conscio del fatto che qualcuno possa preferire i bordi tondeggianti, ma è una questione di gusto personale che non influisce sulla qualità del prodotto.
Ciò che invece migliora concretamente è l’ergonomia: il nuovo design rende il telefono molto meno scivoloso, offrendo un grip maggiore. Nonostante l’ingombro, la sensazione di presa è molto più solida, e questo è dovuto anche all’ottimizzazione delle dimensioni, con l’S25 Ultra che risulta leggermente più stretto e sottile dell’S24 Ultra. Si tratta di un dettaglio importante e da non dare per scontato, soprattutto considerando che si parla di prodotti che nascono tutti gli anni per essere il più possibile ottimizzati. Samsung ha quindi fatto un ulteriore grande sforzo ingegneristico per aumentare le dimensioni del display di 0,1 pollici, riducendo allo stesso tempo le misure del dispositivo e portando lo screen-to-body ratio al 92.5%, rispetto all’88,5% dello scorso anno. E ad avvalorare ulteriormente il lavoro degli ingegneri troviamo sicuramente anche il peso, che è stato ridotto di ben 14 grammi rispetto al modello precedente.
Tutto questo senza andare ad intaccare un’altro aspetto non meno importante, ovvero la resistenza del prodotto. Le cornici rimangono in titanio, ma il rivestimento del display e della parte posteriore è ora in Gorilla Glass Armor 2, una protezione che sulla carta è ancora più resistente del Gorilla Glass Armor dello scorso anno. Ovviamente spero di non doverne provare la resistenza sul campo, o almeno non nell’immediato, diciamo che in questo caso preferisco fidarmi delle schede tecniche e delle dichiarazioni di chi produce questo vetro. Oltre a questo rimane anche la certificazione IP68, che è ormai da considerarsi uno standard per questo genere di prodotti.
Per quanto riguarda i controlli fisici, la configurazione a due tasti sul lato destro rimane invariata. Alla base troviamo l’alloggiamento per il pennino, la porta USB-C di tipo 3.2 con uscita video e supporto a DeX, uno dei due speaker e il carrellino per la doppia SIM fisica in formato Nano, con supporto esteso anche a due e-SIM. Ciò significa che è possibile utilizzare contemporaneamente due Nano SIM fisiche, due eSIM, oppure una Nano SIM e una eSIM, ma mai più di due contemporaneamente.
Il lettore di impronte ultrasonico è sempre molto veloce, preciso e sicuro, mentre lo sblocco con riconoscimento del viso è solo 2D, resta efficace ma anche meno sicuro, ma questo era già noto. La connettività è generalmente molto buona, a mio avviso superiore a quella di iPhone e paragonabile ai prodotti più performanti. Non ho avuto problemi di stabilità della rete sia all’estero in roaming che in Italia, e la velocità con cui viene agganciata la rete è notevole. La qualità delle chiamate è molto buona, soprattutto in capsula, mentre il vivavoce ha un volume elevato ma un timbro leggermente più metallico, nulla di particolarmente invalidante ma ve lo segnalo comunque. La vibrazione è chiara e si sente bene in tasca, ma non è al massimo livello in termini di intensità e lo si sente specialmente in relazione al feedback aptico.
DISPLAY
Passando al display ci troviamo di fronte ad un elemento che è da sempre uno dei punti di forza di questo smartphone. La diagonale è leggermente aumentata, arrivando a 6.9 pollici, ma la tecnologia del pannello rimane la stessa, anzi diciamo che è proprio lo stesso pannello soltanto tagliato in misura diversa. Si tratta quindi di un Dynamic AMOLED 2X con risoluzione 3120×1440 pixel e refresh rate massimo di 120Hz. Essendo un pannello LTPO, il refresh rate è dinamico e devo dire che scala molto bene e in modo reattivo.
Il display permette di godere al massimo di tutti i contenuti multimediali grazie a colori molto vividi, contrasto elevato e una luminosità massima che raggiunge i 2600 nit di picco in HDR, con una luminanza massima tipica compresa tra i 1000 e 1500 nit a seconda delle situazioni, comunque ottimali in praticamente ogni ambiente. La vera eccellenza di questo pannello è però la finitura anti-riflesso, che è estremamente efficace e migliorata rispetto allo scorso anno. Questa caratteristica fa davvero la differenza in molte situazioni, tanto che personalmente sul mio iPhone mi sono convinto a usare una pellicola opaca per ovviare a questo problema, mentre qui non ne sento assolutamente la necessità.
L’unico dubbio che resta è quello riguardante l’utilizzo all’aperto quando le temperature saranno più elevate. Lo scorso anno, infatti, il display di S24 Ultra andava rapidamente in protezione per via del calore. Dovremo quindi verificare come si comporterà l’S25 più avanti nel corso dall’anno, per ora posso dire che con i 20 gradi e il sole di San Francisco non ho avuto problemi, ma mi rendo conto che non è ancora una situazione estrema. Mi chiedo perché Samsung non abbia aggiornato questo pannello con la nuova generazione, che lei stessa produce e che già viene utilizzata su altri prodotti, come ad esempio i Pixel. Una scelta che avrebbe probabilmente risolto il problema alla radice.
E restando in tema multimedialità vi lascio una considerazione anche sull’audio. Vi ho già detto che quello in capsula per le chiamate è ottimo ma non vi ho ancora parlato di quello legato alla riproduzione dei contenuti. Gli speaker riproducono un suono con un ottimo volume e una discreta pressione; siamo molto vicino a quanto visto, o meglio sentito, su S24 Ultra, anche se qui si percepiscono tonalità leggermente più calde.
FOTO E VIDEO
Per quanto riguarda le fotocamere, tre moduli su quattro sono rimasti invariati a livello hardware. L’unico modulo aggiornato è quello dell’ultra grandangolare, che ora ha un sensore da 50 megapixel. Il miglioramento rispetto al precedente è evidente, con una qualità superiore sotto ogni punto di vista. Possiamo dire che la ultra grandangolare dei Galaxy è tornata ai livelli di eccellenza di un tempo, anche se la concorrenza ora è più agguerrita e quindi probabilmente non è la migliore in assoluto sulla piazza. La definizione comunque è migliorata molto, così come la resa dei colori e soprattutto la gamma dinamica. Le foto in controluce e con scarsa illuminazione sono gestite molto meglio, e la distorsione della lente, combinata con l’angolo di visione, porta a una resa molto piacevole.
Gli altri tre moduli rimangono identici all’anno scorso: la principale da 200 megapixel, il tele con ingrandimento ottico 3x da 10 megapixel e il periscopico fino a 5x da 50 megapixel. Tutti e tre i moduli offrono stabilizzazione ottica e messa a fuoco a rilevamento di fase, ma non si tratta di una novità, era già così su S24 Ultra.
Ma nonostante l’hardware identico, si nota comunque un leggero miglioramento nella resa degli scatti, specialmente in condizioni di scarsa illuminazione. Questo grazie soprattutto a un nuovo motore di elaborazione delle immagini che utilizza algoritmi più avanzati e un ISP in grado di elaborare un maggior quantitativo di dati. In sintesi, di giorno si scattano ottime foto in ogni situazione, mentre di sera o con poca luce la gestione del rumore e delle fonti di luce diretta è decisamente migliorata.
Ci sono cameraphone che fanno meglio? Sicuramente sì, soprattutto per le fotocamere secondarie, anche se la differenza non è così penalizzante nell’uso quotidiano. Se la fotocamera è la cosa più importante per voi, quindi, ci sono sicuramente soluzioni migliori, ma le foto di questo S25 Ultra sono comunque molto buone. Ancora una volta, però, mi chiedo perché Samsung non utilizzi i sensori migliori che essa stessa produce in casa e che vengono montati da altri prodotti.
Molto bene invece la parte video, come già era lo scorso anno, con S25 Ultra che si candida ancora ad essere il principale concorrente di iPhone sotto questo punto di vista. I video hanno una resa ottima in tutto, dalla fluidità alla velocità della messa a fuoco passando per la gestione dei colori e del rumore.
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E da quest’anno inoltre è supportato il formato di registrazione a 10 bit e la modalità LOG. In tutti e due i casi si tratta di modalità di cattura che saranno sfruttati principalmente da chi ci lavora ma comunque è una caratteristica apprezzata. Di giorno la competizione con iPhone è alla pari, mentre di sera il melafonino mantiene ancora un leggero vantaggio ma si tratta di dettagli visibili solo su schermi di grandi dimensioni. Devo invece evidenziare come la modalità Cinema sia ancora la migliore nel panorama Android e qualitativamente la più vicina all’alternativa Apple.
SCHEDA TECNICA S25 ULTRA
- Display: Dynamic AMOLED 2X 6,9″ WQHD 3120×1440, refresh rate 1-120Hz, Vision Booster
- Piattaforma: Qualcomm Snapdragon 8 Elite for Galaxy
- Memoria:
- 12GB di RAM
- 256GB/512GB/1TB interna
- Compatibilità con eSIM: sì
- Connettività: 5G dual SIM, WiFi 7, Bluetooth 5.4, NFC, GPS
- Resistenza: IP68
- OS: One UI 7 basata su Android 15
- Sensore impronte digitali: integrato nel display
- Fotocamere:
- anteriore: 12MP, f/2,2, FOV 80°
- posteriori:
- 200MP principale, f/1,7, FOV 85°, OIS
- 50MP ultra grandangolare, f/1,9, FOV 120°
- 10MP tele, f/2,4, FOV 36°, zoom ottico 3x, OIS
- 50MP tele periscopica, f/3,4, FOV 22°, zoom ottico 5x, OIS
- Batteria: 5.000mAh, ricarica 45W cablata, wireless 2.0, condivisione batteria wireless
- ricarica con cavo fino al 65% in 30 minuti con adattatore 45W
- Dimensioni e peso: 162,8×77,6×8,2mm per 218g
HARDWARE E PRESTAZIONI
Analizziamo ora cosa si nasconde sotto la scocca. Tutta la gamma S25 utilizza quest’anno un SoC Qualcomm Snapdragon 8 Elite nella versione “for Galaxy”, con un clock leggermente maggiore e alcune ottimizzazioni rispetto allo standard. A questo si aggiungono 12 GB di RAM e uno storage che va da 256 GB a 1 TB.
Le prestazioni sono ottime, ma al di là dei test sintetici, che danno solo un’idea delle potenzialità dello smartphone, quello che mi ha convinto di più sono le prestazioni nell’uso di tutti i giorni. Il telefono è sempre reattivo e fluido, e questo non è sempre stato un punto di forza degli smartphone Galaxy, che spesso hanno sofferto il peso della One UI.
Qui invece tutto gira a dovere: le app caricano velocissime, il multitasking funziona alla grande, e l’esperienza d’uso è piacevole. Inoltre, nell’uso quotidiano il telefono non scalda quasi mai. Solo sotto stress, con molte app aperte e uno scambio continuo di dati, a volte si percepisce un leggero calore nella parte alta della scocca, ma non è mai fastidioso. Questo è sicuramente merito del chipset a 3 nanometri e di una OneUI 7 molto ben ottimizzata.
Insomma, lo Snapdragon 8 Elite si conferma un SoC di altissimo livello, con prestazioni che segnano un miglioramento netto rispetto alla scorsa generazione. Ma dobbiamo anche dare merito a Samsung per aver disegnato un sistema di dissipazione efficace e per essere riuscita a ottimizzare la gestione del chipset in modo da avere uno smartphone molto performante ma allo stesso tempo stabile. Si lo so, è quello che ci si aspetta da un top di gamma, ma il passato insegna che i risultati non sono sempre scontati, anzi.
A proposito del software, ho accennato alla OneUI 7 parlando di ottimizzazione ma come già anticipato entreremo nel dettaglio di questo aspetto nel prossimo video, in attesa dell’aggiornamento previsto per la settimana a venire. Posso però già anticiparvi che sto molto apprezzando la nuova UI Samsung per due motivi principali. Il primo è che graficamente si è raggiunto un ottimo livello di coerenza; dalle animazioni al disegno degli elementi dell’interfaccia, tutto è ben pensato e coordinato. E oltre a questo mi sta piacendo molto l’integrazione delle funzionalità di intelligenza artificiale all’interno dell’interfaccia stessa, ma proprio di questo vi parlerò prossimamente.
S-PEN E AUTONOMIA
Un altro aspetto che è stato molto criticato in questi giorni è senza ombra di dubbio la penna. Non ho nessun interesse a difendere Samsung, ma le polemiche sull’assenza del bluetooth mi sembrano, come quelle legate al design, decisamente esagerate. Samsung stessa ha dichiarato che solo l’1% degli utenti utilizzava le funzioni bluetooth in modo continuativo, e la funzione più usata era quella dello scatto remoto con la fotocamera. Dal momento che questa funzione è riproducibile tramite le gesture, l’autoscatto, il controllo tramite smartwatch e ora anche con il Ring, non credo che “sostituirla” risulti ai più un’impresa impossibile. La penna continua a scrivere e a farlo bene, esattamente con lo stesso feedback di prima, e direi che questo è ciò che conta di più; altrimenti quello che vi serve non è una penna ma uno shutter remoto.
Infine, parliamo della batteria e dell’autonomia. Il modulo è da 5000 mAh, come lo scorso anno, e io stesso, in questo caso, avrei preferito qualcosa di più, ma se devo essere sincero nell’uso quotidiano non mi sono mai trovato in difficoltà. Anche in giornate stressanti, con tante foto, video, mappe, e roaming, sono arrivato a sera con una media del 25-30% di batteria residua e 5-6 ore di display attivo. Una batteria più capiente sarebbe stata benvenuta, assolutamente, ma anche così non ci si può lamentare.
Quello che invece manca è una ricarica più rapida. I 45W sono sufficienti per la maggior parte delle esigenze, ma a volte, se ci si dimentica di caricare il telefono di notte e lo si mette in carica la mattina mentre ci si prepara per uscire, avere una velocità di carica maggiore non guasterebbe. I competitor si caricano completamente in 20 minuti, mentre l’S25 Ultra nello stesso tempo arriva solo al 50%. La ricarica wireless è di 15W e supporta lo standard Qi2, mentre l’inversa arriva a 4,5W.
CONSIDERAZIONI
Tirando le somme di questa prima parte di recensione possiamo sicuramente dire che si tratta di un prodotto molto completo, ai vertici della sua categoria per prestazioni e funzioni. Design, materiali e assemblaggio rimangono di livello altissimo, il display, per quanto non aggiornato, resta tra i migliori in circolazione, lo Snapdragon 8 Elite eleva ulteriormente le prestazioni mantenendo un’efficienza che porta ad una autonomia assolutamente buona, anche con una batteria che mantiene la capacità dello scorso anno. Del software parleremo meglio tra qualche giorno ma comunque la OneUI 7 si conferma l’interfaccia Android più completa.
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Insomma, ci sono certamente dei dettagli e degli elementi che potevano essere migliorati, ma a mio modo di vedere, nell’uso di tutti i giorni difficilmente se ne sentirà la mancanza, e questo alla fine è quello che conta. I prezzi di lancio sono come sempre molto alti, ma le promozioni in corso permettono di abbassarli notevolmente già in questi giorni prima della disponibilità effettiva. Basti pensare che alcuni utenti sono riusciti ad acquistare l’S25 Ultra a poco più di 500 euro con valutazione usato, ma senza troppi sforzi è difficile pagarlo più di 1000/1100 euro (con anche la promo memoria e quindi 12/512GB), e a questo prezzo ha davvero molto senso, soprattutto per chi ha un modello più vecchio di almeno due generazioni. Ovviamente rimaniamo in attesa dell’aggiornamento software per testare a fondo le nuove funzionalità di intelligenza artificiale e ritorneremo presto da voi con aggiornamento di questa recensione del nuovo S25 Ultra.
PRO E CONTRO
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(aggiornamento del 31 gennaio 2025, ore 23:17)