Microsoft potrebbe aver deciso di cambiare i mesi della distribuzione degli aggiornamenti funzionali di Windows 10 – aggiornamenti che, ricordiamo, vengono rilasciati generalmente ogni sei mesi. Secondo le fonti interne di Windows Central, gli aggiornamenti “H1”, vale a dire quelli relativi alla prima metà dell’anno, dovrebbero raggiungere la fase RTM il mese di dicembre, mentre quelli “H2” a giugno.
Vale la pena osservare che tra l’arrivo alla RTM (sigla che sinifica Release To Manufacturer, ovvero una build stabile a sufficienza per essere rilasciata ai produttori che la preinstallassero sui computer da mettere in vendita; ora è un po’ caduto in disuso, almeno nella terminologia ufficiale di Microsoft, anche se è ancora un indicatore piuttosto valido della prontezza di un software) e l’effettiva disponibilità di un aggiornamento tende a passare ancora qualche settimana, per cui è lecito prevedere che l’aggiornamento sarà distribuito a gennaio e luglio, se non addirittura febbraio e agosto. Diciamo che molto dipenderà anche dagli eventuali bug dell’ultimo minuto emersi di volta in volta.
La fonte dice che il nuovo calendario partirà già con Windows 10 20H1, OS che Microsoft sta testando già da diversi mesi con gli Insider nel Fast Ring. Rispetto alla tabella di marcia tradizionale, quindi, 20H1 è in largo anticipo; il che a spiegare perché l’aggiornamento 19H2, che dovrebbe arrivare il mese prossimo, sarà meno corposo del solito, e distribuito solo come aggiornamento cumulativo. Questo cambiamento permetterà a Windows 10 di allinearsi al ciclo di rilascio di Azure, obiettivo che Microsoft aveva già dichiarato mesi fa.