Sempre più aziende mirano a creare fonti di reddito concentrandosi sui servizi e non solo sulla vendita di dispositivi. Microsoft lo fa da tempo, basti pensare ad Xbox Game Pass che permette di accedere ad una ricca libreria di giochi per PC e Xbox mediante la sottoscrizione di un canone mensile; altre, per restare in ambito gaming, hanno adottato questo approccio in tempi più recenti, si pensi ad Apple Arcade, disponibile anche in Italia da metà settembre.
Microsoft ha estremizzato il modello del servizio onnicomprensivo con Xbox All Access: il canone mensile (a partire da 21,99 dollari) copriva infatti non solo il prezzo di Xbox Game Pass e Live Gold, ma anche quello di noleggio della stessa console (Xbox One X o Xbox One S a seconda dell’opzione scelta). Si parla al passato perché di Xbox All Access si sono perse le tracce alla fine dello scorso anno: l’abbonamento è stato proposto solo nel mercato nordamericano e e per un periodo di tempo limitato (31 dicembre 2018).
La dirigenza – leggasi lo stesso Larry Hryb (Major Nelson) – aveva confermato che il programma sarebbe stato ampliato nel corso del 2019. Xbox All Access coming again? La domanda l’ha posta nelle scorse ore su Twitter una fonte spesso ben informata delle vicende della casa di Redmond (WalkingCat), una domanda retorica visto che, come detto, il ritorno è stato preannunciato dalla stessa Microsoft, ma l’aspetto interessante della vicenda è che c’è chi, per tutta risposta, ha individuato una domanda di registrazione del marchio Xbox All Access depositata presso l’EUIPO (l’ente europeo per la tutela della proprietà intellettuale).
Fatta la somma tra precedenti conferme, nuovi indizi e dettagli tratti dalla documentazione ufficiale si può quindi prospettare l’ipotesi che Xbox All Access si prepari al debutto anche in Europa. Val la pena precisare che il processo di registrazione del marchio è ancora in corso: la domanda è stata inviata il 6 giugno scorso e il 28 ottobre prossimo scadrà il periodo entro il quale si potranno presentare eventuali opposizioni. Anche la categoria 41 utilizzata dall’EUIPO per classificare il marchio fa riferimento a caratteristiche proprie dell’originale versione di Xbox All Access – servizi di intrattenimento, offerta di servizi di giochi su reti informatiche e di comunicazione, offerta di giochi per computer e videogiochi da utilizzare online, etc.
Quando e in che modo Xbox All Access debutterà anche nel mercato europeo è tutto ancora da definire. Microsoft potrebbe essere effettivamente intenzionata a potenziare i suoi servizi gaming in abbonamento, soprattutto ora che anche Sony sta intensificando gli sforzi per rafforzare PlayStation Now in Europa, sia riducendo il canone mensile, sia inserendo nel catalogo giochi tripla A. Da stabilire anche quanto l’utente finale sia disposto a scegliere di noleggiare la console invece che comprarla (lo spazio dei commenti è a disposizione).