Anche l’Italia apre la sua rete stradale alle vetture a guida autonoma, almeno in via sperimentale. A darne l’annuncio è lo stesso Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, con un post su Facebook pubblicato il 7 maggio. L’autorizzazione a condurre i primi test su strada delle vetture senza conducente è stata concessa all’unica azienda che fino ad oggi l’ha richiesta, la VisLab di Parma.
«Questo Ministero guarda al futuro e alle nuove tecnologie per la sicurezza e la serenità di chi viaggia» scrive Toninelli. Dopo un primo parere positivo espresso lo scorso 22 marzo dall’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road, il ministero ha deciso di concedere l’autorizzazione definitiva a VisLab.
Dove incrociarla. Per ora i test potranno essere condotti solo in ambito urbano, su tratti stradali ben identificati delle città di Torino e Parma. L’autorizzazione alla circolazione è stata concessa solo a una specifica vettura, identificata dal numero di telaio e dotata di un particolare contrassegno. La sperimentazione partirà non appena i comuni interessati avranno effettuato le necessarie attività di comunicazione per informare l’utenza che su quei tratti stradali potranno imbattersi in una vettura a guida autonoma.
Mai da sola. Il protocollo concordato con il Ministero prevede che, comunque, al posto di guida dell’auto ci sia sempre un operatore umano pronto a prendere il comando in caso di necessità. VisLab è una start-up dell’Università di Parma fondata da Alberto Broggi, docente di ingegneria informatica dell’Ateneo e uno dei massimi esperti al mondo nei sistemi di guida autonoma. Il primo prototipo di auto senza conducente di VisLab risale al 2009 e da allora le vetture dell’azienda hanno viaggiato sulle strade di mezzo mondo. Nel 2015 lo spin-off è stato acquistato da Ambarella Inc, multinazionale della Silicon Valley quotata al Nasdaq, specializzata nel campo dei semiconduttori e delle nuove tecnologie.