Tra i dispositivi che Apple potrebbe lanciare sul mercato nel corso del prossimo anno figura un Mac destinato ai videogiocatori ed all’impiego nell’ambito degli e-Sport. La notizia deve essere considerata per il momento come un rumor in attesa di conferme, fatto rimbalzare in rete dal sito cinese Economic Daily News. Il prodotto in oggetto si collocherebbe nel segmento di fascia alta, considerato che il prezzo a cui si fa riferimento è pari a 5.000 dollari.
L’ipotesi delineata dalla fonte, tuttavia, è ancora priva di molti dettagli determinanti, primo tra tutti quello della tipologia di prodotto: non si sa, in primo luogo, se si tratterà di un iMac o di un MacBook. L’annuncio ufficiale potrebbe avere luogo nel corso dell’edizione 2020 della WWDC, che si tiene solitamente a giugno. Le informazioni fornite in passato dalla Fonte sulle vicende della casa di Cupertino sono state a volte accurate ed altre palesemente errate, quindi non è possibile stabilire con certezza la fondatezza di quanto riportato.
E’ però possibile fare alcune considerazioni: da un lato c’è la constatazione che, sino ad ora, i Mac sono riusciti ad imporsi in molti settori, ma mai in quello del gaming. Non basterebbe solo lanciare una nuova piattaforma hardware, ma sarebbe necessario ricevere un adeguato supporto da parte degli sviluppatori che preferiscono investire nello sviluppo di titoli per PC.
Qualche numero tratto dall’ultimo sondaggio* hardware/software di Steam (una delle più diffuse ed utilizzate piattaforme per la distribuzione di giochi digitali) è utile per valutare la situazione: oltre il 96% usa un PC Windows, poco meno del 3% un Mac. Più della metà degli utenti Mac usa un MacBook Pro per giocare, poco più del 18% un iMac. Sono poi da considerare i rapporti tra Apple, AMD e Nvidia. La casa di Cupertino ha solide relazioni commerciali con AMD, mentre da anni ha tagliato i ponti con Nvidia, eppure le schede video di quest’ultima sono le più usate dagli utenti Steam (74,55% per Nvidia e 15,48% per AMD).
Ci sono poi le considerazioni sulla tipologia di prodotto gaming: un videogiocatore esigente è abituato ad andare incontro a meno restrizioni possibili nella gestione dell’hardware – anche solo per sostituire componenti essenziali, a partire dalla scheda video. Un iMac potrebbe presentare maggiori vincoli rispetto ad un PC desktop tradizionale. Dal canto suo Apple potrebbe giocare la carta della sua capacità di ottimizzare in maniera ottimale hardware e software, da cui potrebbero trarre beneficio anche i videogiochi.
In breve, l’impresa di ritagliarsi uno spazio nel settore del gaming non risulterebbe del tutto impossibile, ma richiederebbe investimenti non solo per la produzione dell’hardware, ma anche nell’ecosistema di sviluppatori. Perché quindi non catalogare come un semplice rumor poco attendibile la notizia riportata in apertura? La ragione sta in primo luogo nella strategia commerciale attuata nel corso dell’ultimo anno: l’azienda di Tim Cook ha dimostrato di voler intraprendere nuove strade, ha attivato il servizio di Apple Arcade, che, pur rivolgendosi al pubblico dei videogiocatori ”casual”, testimonia che per Apple investire nel gaming non è di secondaria importanza, ed ha esordito nell’affollato mercato dei servizi di streaming con Apple TV+, senza timori reverenziali nei confronti di colossi come Netflix.
E se quindi il Mac di cui si discute fosse il tassello di un progetto più articolato per rilanciare il servizio gaming oltre i confini di Apple Arcade? Con una Apple aperte a nuove sfide nulla si può escludere a priori.