La sonda Bepi Colombo si prepara ad accendere i suoi motori del futuro, che la porteranno a raggiungere Mercurio, il pianeta più vicino al Sole. Lo farà lunedì 17 dicembre, a quasi due mesi dal lancio avvenuto il 20 ottobre scorso e al termine di un periodo intenso di verifiche e test. “Dal giorno del lancio a oggi abbiamo avuto molto lavoro, con turni di 12 ore al giorno per sette giorni a settimana. Tutto è andato come previsto e sono state completati tutti i test”, ha detto all’ANSA Paolo Ferri, direttore delle operazioni di volo delle missioni dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Nata dalla collaborazione fra l’Esa e l’agenzia spaziale giapponese Jaxa, la missione Bepi Colombo si prepara così ad affrontare il viaggio di sette anni verso Mercurio, portando a bordo anche tanta ricerca e tecnologia italiane, con la partecipazione di Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Università Sapienza di Roma e il Gruppo Leonardo.
“Sono stati attivati tutti i sottosistemi, provati gli strumenti ed è stato completato il piano che prevede i test in volo dei motori ionici per cominciare, a partire da lunedì, la spinta verso Mercurio”, ha detto ancora Ferri. “Sono state prove molto difficili in quanto i sistemi sono molto complessi, con centinaia di parametri da configurare. Alla fine – ha detto ancora – ci è voluto quasi il doppio del tempo: non una ma quasi due settimane”. Tutto è comunque andato bene e il test sono stati completati con successo: “possiamo dire che i motori funzionano in modo soddisfacente”.