Se le temperature globali dovessero aumentare di oltre 2 gradi entro la fine del secolo, fino al 70% delle attuali regioni produttrici di vino nel mondo rischierebbe di non essere più idonea alla viticoltura: in Italia, in particolare, rischia di sparire circa il 90% delle attuali zone produttrici di vino in pianura e nelle zone costiere, a causa della siccità e delle frequenti ondate di calore legate al cambiamento climatico. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature Reviews Earth & Environment dal gruppo di ricerca francese guidato da Cornelis van Leeuwen, dell’Università di Bordeaux.
Attualmente le principali regioni vinicole si trovano alle medie latitudini, come in Italia, Spagna settentrionale, Francia meridionale e California, ma il riscaldamento globale sta rapidamente ridisegnando la geografia mondiale della produzione del vino condizionando la quantità e la qualità dell’uva prodotta.
Per capire come la situazione potrebbe evolvere in futuro, i ricercatori hanno suddiviso ciascun continente e le relative aree di produzione vinicola in macroregioni definite da specifiche condizioni climatiche. In questo modo hanno stimato che, a seconda del riscaldamento globale, le regioni che rischiano di perdere l’idoneità alla viticoltura sono comprese tra il 49% e il 70%. Nello specifico, il 29% potrebbe sperimentare condizioni climatiche estreme, come ondate di caldo e siccità eccessive, che impediscono la produzione di vino di alta qualità. Ad esempio, con un aumento della temperatura superiore ai due gradi, il 90% delle tradizionali regioni vinicole costiere e di pianura di Spagna, Italia, Grecia e California meridionale potrebbe affrontare una forte perdita di idoneità entro la fine del secolo, a causa dell’eccessiva siccità e delle ondate di caldo più frequenti.
Allo stesso tempo, sempre per effetto del riscaldamento globale, dall’11% al 25% delle attuali regioni vinicole potrebbe sperimentare un aumento della produzione (come nello Stato di Washington e nella Francia settentrionale), mentre nuove aree idonee alla viticoltura potrebbero emergere a latitudini e altitudini più elevate (ad esempio nel Regno Unito meridionale). Tuttavia, l’entità di questi cambiamenti dipenderà fortemente da quanto aumenteranno le temperature.
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