‘Usignolo’, ‘martin pescatore’, ‘falco pescatore’ e ‘scolopacide’: hanno i nomi di uccelli originari dell’Egitto, i quattro siti dell’asteroide Bennu candidati a diventare il luogo in cui la sonda Osiris-Rex della Nasa potrà raccogliere campioni da riportare sulla Terra. Selezionati dopo mesi di studio dell’aspra superficie dell’asteroide, nei prossimi mesi verranno esaminati in dettaglio in modo da scegliere entro dicembre il sito principale e uno di riserva per la delicata operazione prevista per la seconda metà del 2020.
I quattro siti candidati per il prelievo dei campioni (fonte: NASA/Università dell’Arizona)
Diversi per localizzazione e caratteristiche geologiche, i quattro siti candidati sono stati scelti in modo da garantire che la discesa e il prelievo ad opera della sonda avvengano nella massima sicurezza.
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Il sito ‘usignolo’ (Nightingale) è quello situato più a nord, in un piccolo cratere inserito in un cratere più grande da 140 metri di diametro. E’ il sito con la minore capacità riflettente e la più bassa temperatura superficiale: al suo interno contiene per lo più materiale molto fine (adatto quindi a essere ‘ingerito’ dalla sonda) e scuro.
Poco più a nord dell’equatore si trova invece il sito ‘martin pescatore’ (Kingfisher): posto in un piccolo cratere di 8 metri di diametro circondato da rocce, sembra essere il più ricco di minerali idrati.
Sempre nella regione equatoriale, in un piccolo cratere da 20 metri di diametro, si trova il sito ‘falco pescatore’ (Osprey), quello in cui sono probabilmente presenti più materiali ricchi di carbonio.
Infine, nell’emisfero meridionale di Bennu, c’è il quarto sito ‘scolopacide’ (Sandpiper), un’area relativamente pianeggiante sulla parete di un grande cratere. Al suo interno sarebbero presenti anche minerali idrati, probabile indizio della presenza di materiali ricchi di acqua.