Amazon ha creato “una stabile organizzazione occulta” in Italia ma solo per il settore marketing e pertanto l’imposta evasa per il periodo che va dal 2011 all’inizio del 2015 è inferiore ai 30 mila euro all’anno, cioè al di sotto della soglia di punibilità. E’ questo uno dei motivi per cui il gip di Milano Giusy Barbara ha disposto l’archiviazione dell’indagine per omessa dichiarazione a carico di Eva Gehlin, rappresentante legale della lussemburghese Amazon Eu sarl e unica indagata nel procedimento.
Come emerge dal provvedimento depositato oggi, il giudice ha ritenuto di archiviare anche sotto un altro profilo in linea con la tesi del difensore, Marco Calleri, che ha valorizzato una norma introdotta quattro anni fa. Per tanto Amazon Italia srl, pur avendo presentato al fisco una dichiarazione per un importo minore rispetto a quello reale, non ha commesso alcun reato penale. E questo perché, come prevede la norma, il reddito prodotto è stato determinato valutazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.