Quella dei tablet Android è una storia che ha sempre vissuto di alti e bassi. Acclamati e onnipresenti all’esordio sono andati pian piano scomparendo dalle scene con un mercato che si è notevolmente sgonfiato in pochi anni. Ebbene, anche per via della recente pandemia che ha dato una spinta notevole alla categoria, i tablet dotati di OS Google sono tornati prepotentemente sulla scena e sono sempre di più i produttori che stanno reintroducendo in line-up questa tipologia di prodotti.
Tra queste realtà troviamo anche Xiaomi che, dopo qualche anno di silenzio, torna a sfornare un tablet di tutto rispetto, accompagnato come da tradizione da un prezzo sicuramente interessante. Parliamo del nuovo Xiaomi Pad 5 che lancia il guanto di sfida all’iPad (nella versione base) con un prezzo molto simile ma caratteristiche tecniche e stilistiche a tratti molto migliori.
SOMMARIO
DESIGN E ERGONOMIA
Se dovessi trovare un reale concorrente di questo Pad 5 per quanto riguarda l’aspetto estetico, la scelta cadrebbe probabilmente su iPad Air che costa però di più, il paragone quindi non reggerebbe per tutte le altre considerazioni. Il nuovo tablet Xiaomi è infatti spesso solo 6,9 mm e pesa 517 grammi, non è un record per la categoria, ma in mano la sensazione è quella di avere a che fare con un prodotto molto più leggero.
Anche il design ricorda molto quello di iPad Air; a partire dalle cornici del display sottili, fino alle linee spigolose ma allo stesso tempo pulite e ad una scocca opaca nella parte posteriore che contribuisce a ridurre un po’ il numero di impronte lasciate sulla cover durante l’utilizzo. Insomma, un tablet piacevole da maneggiare, anche considerando il “neo” della plastica utilizzata per realizzare il retro della scocca. Qualcuno potrebbe storcere il naso per questa scelta, ma vi assicuro che alla vista e al tatto non sfigura e anzi, contribuisce a rendere la soluzione un po’ più resistente agli urti.
Sempre nella parte posteriore della scocca troviamo poi inserita la fotocamera, in un modulo caratterizzato da un design che richiama chiaramente quello utilizzato negli ultimi smartphone dell’azienda. Si tratta di una fotocamera da 13 megapixel senza infamia e senza lode, diciamo che è lì, può venire utile in caso di emergenza, ma non vi aspettate chissà quali prestazioni. Stesso discorso per la frontale da 8 megapixel, utile per le videochiamate, che soffre però di un difetto di posizionamento che critico spesso e per molti tablet. Essendo infatti inserita in uno dei lati corti, se utilizziamo il Pad 5 in modalità “landscape” avremo un’inquadratura sbilanciata con il soggetto sempre decentrato.
Tra i difetti non posso poi non citare l’assenza del jack audio, scomparso dalla dotazione di molti smartphone e anche di questo tablet Xiaomi. Peccato, se volete ascoltare musica con delle cuffie a filo dovrete utilizzare per forza di cose un adattatore da USB-C a jack audio. Non ci sono poi certificazioni che ne attestino la resistenza alle infiltrazioni di acqua e polvere; resta valida la regola per cui qualche goccia d’acqua non compromette l’utilizzo, ma meglio non farci il bagno o la doccia insieme.
DISPLAY E AUDIO
Uno degli elementi che più mi ha convinto di questo Xiaomi Pad 5 è senza dubbio il display. Il pannello ha una diagonale di 11 pollici e offre una risoluzione di 2560×1600 pixel con un refresh rate di 120Hz e la possibilità di riprodurre oltre un miliardo di colori. Oltre a queste specifiche, abbiamo un rapporto d’aspetto di 16:10 che offre un po’ più di spazio in altezza ed è quindi migliore rispetto al 16:9 se dovete affiancare due finestre sullo schermo in orizzontale.
Inutile girarci troppo intorno comunque, questo display mi è piaciuto tantissimo fin dalla prima accensione. Un pannello IPS con neri comunque molto profondi, ma soprattutto con una definizione e una nitidezza che mi è parsa da subito sopra la media. Navigare, leggere documenti ma anche guardare video e altri contenuti multimediali su questo Pad 5 è davvero soddisfacente.
Come sempre all’interno del menu delle impostazioni troviamo poi una miriade di voci che possono essere regolate per ottenere l’immagine che maggiormente ci aggrada; dalla temperatura colore al filtro per la luce blu, fino alla possibilità di regolare il refresh rate su 60 o 120 Hz. Insomma, potete davvero trovare in ogni situazione il compromesso più adatto alle vostre esigenze.
Molto bene quindi il display che è accompagnato da un comparto audio buono. Ricordandoci sempre che abbiamo comunque a che fare con altoparlanti di dimensioni decisamente ridotte, va comunque sottolineato che l’unico difetto è la mancanza di toni bassi. Per il resto il volume è davvero molto alto e medi e alti sono nitidi e ben presenti. Gli speaker, tra l’altro, sono quattro, due per ogni lato corto e consentono di ottenere un suono stereo abbastanza avvolgente.
HARDWARE E PRESTAZIONI
Sotto la scocca di questo Xiaomi Pad 5 troviamo poi un SoC Qualcomm Snapdragon 860 accompagnato da 6 GB di RAM LPDDR4X e da 128 o 256 GB di memoria di storage su memorie UFS 3.1. Un ottimo hardware quindi, che vi sosterrà in ogni situazione, anche se la CPU non è l’ultima arrivata sul mercato e anche se Xiaomi non ha previsto, almeno per ora, una versione dotata di connettività dati. C’è il WiFi 6 e c’è il bluetooth 5.0 ma manca lo slot per la scheda SIM così come non c’è quello per l’espansione della memoria tramite schede microSD.
SCHEDA TECNICA
- display: 11″ WQHD+ 120 Hz, Dolby Vision, True Display, riduzione luce blu
- piattaforma mobile: Qualcomm Snapdragon 860
- memoria: 6/128 GB, 6/256 GB
- audio: 4x speaker da 16 x 20 mm, Dolby Atmos, Hi-Res Audio
- fotocamere:
- anteriore: 8 MP
- posteriore: 13 MP
- software: Suite MIUI per Pad
- accessori: Xiaomi Smart Pen (non inclusa)
- batteria: 8.720 mAh con ricarica rapida fino a 33 W (caricatore nella confezione da 22,5 W)
- dimensioni: 254,69 x 166,25 x 6,85 mm
- colori: Cosmic Gray, Pearl White
A livello di prestazioni posso assicurarvi che non avrete alcun problema nell’utilizzo di tutti i giorni. Sto utilizzando questo Xiaomi Pad 5 ormai da tre settimane e non ho mai notato un rallentamento degno di nota, un lag vistoso, o un blocco di una qualsiasi delle app avviate. Solo in un’occasione ho dovuto riavviare un’applicazione che non riuscivo a riportare a schermo intero dopo averla ridotta in finestra flottante, ma si è trattato di un episodio isolato che non si è più verificato, nonostante abbia utilizzato quella stessa funzione molte altre volte.
Potete quindi sfruttare il multitasking aprendo due applicazioni contemporaneamente e affiancandole sullo schermo, oppure saltare da una all’altra a schermo intero, il tutto con una reattività sempre molto buona. Ci potete ovviamente anche giocare, io ho provato due titoli abbastanza impegnativi come Genshin Impact e CoD Mobile e tutto è filato liscio come l’olio. A dire il vero ho sfruttato anche la beta dell’app Game Pass di Xbox per giocare a titoli ben più complessi, ma in quel caso il lavoro sporco lo fanno i server in cloud.
In generale però l’esperienza d’uso è di buonissimo livello, muoversi nell’interfaccia è un’esperienza resa appagante dalla reattività offerta dalla piattaforma e accentuata dalla presenza di un display a 120Hz che sicuramente aiuta a far apparire tutto più fluido. Alla fine comunque ciò che conta è che utilizzare questo tablet è un piacere, in praticamente tutte le situazioni. Ci sarebbe voluta una custodia con tastiera per aumentare le possibilità in termini di produttività.
SOFTWARE E AUTONOMIA
Devo poi spendere due parole a proposito del software. Parliamo di una versione leggermente rivista della MIUI, ovvero l’interfaccia che Xiaomi utilizza sui proprio smartphone Android. La versione pensata per i telefoni, cosi come lo stesso sistema Android in versione stock non sono proprio il massimo dal punto di vista dell’ergonomia se pensiamo ad uno schermo di queste dimensioni
Xiaomi ha quindi modificato alcuni aspetti della sua interfaccia per adattarla al meglio agli 11 pollici del Pad 5. La tendina delle opzioni rapide rimane separata da quella delle notifiche, ma proprio grazie alle dimensioni del display è più semplice andare a recuperare l’elemento che effettivamente ci interessa.
Le icone delle app sono più grandi e spaziate, la taskbar in posizione centrale ricorda molto quella di iPad OS ma resta estremamente funzionale, così come la schermata delle app aperte in background, diciamo chiaramente ispirata. Bene anche la gestione delle finestre con due app aperte in contemporanea e come sempre ottime le possibilità di personalizzazione offerte dalla miriade di impostazioni che abbiamo a disposizione nell’apposito menu.
Ed infine diamo uno sguardo alla batteria, alla sua capacità e alla durata della carica. All’interno del Pad 5 abbiamo una batteria da 8.720 mAh, che si ricarica in circa due ore con il caricatore da 22,5W incluso in confezione, tempo di ricarica che scende poi a un’ora e mezza se utilizziamo un caricatore da 33W che è la velocità massima supportata dal tablet.
Parlando invece della durata, con un utilizzo mediamente intenso, fatto principalmente di streaming video e navigazione, sono riuscito ad utilizzare il tablet per un intero weekend senza bisogno di caricare, limitando l’utilizzo ad un paio di ore al giorno si possono coprire anche 3-4 giorni di utilizzo dato che il drain in stanby è quasi nullo.
CONSIDERAZIONI
Ed eccoci al momento di tirare le somme e soprattutto di fare i conti. Quanto costa questo Xiaomi Pad 5? Il listino dice 399 euro, ai quali vanno eventualmente aggiunti i 99 euro della penna che però, se non avete fretta, potreste ricevere in bundle con il tablet in occasione di una delle tante promozioni come quella che c’è stata in concomitanza con il lancio. A questo prezzo, a mio modo di vedere comunque decisamente onesto, Pad 5 si pone come alternativa ad iPad nella sua versione base.
Quest’ultimo costa infatti 389 euro nella versione da 64GB, la metà di quelli dello Xiaomi Pad 5, e offre un design ben più datato e un hardware generalmente inferiore sotto praticamente ogni aspetto. Forse solo il software farebbe pendere l’ago della bilancia verso l’alternativa Apple ma, come detto sopra, Xiaomi ha lavorato abbastanza bene sotto questo punto di vista e, per quanto sicuramente perfettibile, l’usabilità è già molto migliore di tante altre soluzioni Android precedenti. Se non siete in qualche modo legati al mondo Apple, Pad 5 è certamente una delle migliori alternative sul mercato e, considerando la politica di sconti dell’azienda, vi invito a tenere d’occhio il prezzo perché tra i 300 e i 350 euro questo tablet può essere considerato un best-buy.
PRO E CONTRO
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